Oggi ho il piacere di intervistare la mia nuova amica scrittrice, Alice Gerini.
A. Ciao e grazie per l'opportunità! Mi chiamo Alice Gerini e sono nata a Senigallia, una città nelle Marche. Ho la passione della scrittura e della lettura da quando sono molto piccola, in pratica da quando ho iniziato le scuole elementari. Sono una ragazza normale come tante altre, mi piace uscire con gli amici, ascoltare musica e fare lunghe passeggiate al mare che spesso e volentieri sono la mia fonte maggiore di ispirazione!
A. Qual è o quali sono i tuoi libri preferiti?
A. Bella domanda, ne ho tre: "Cime tempestose" di Emily Brontë, "Blaze" di Stephen King e "Il giovane Holden" di J.D. Salinger. Tutti e tre diversi ma sono stati gli unici che, una volta chiusi, li ho riaperti per rileggerli di nuovo!
A. Qual è o quali sono i tuoi autori preferiti?
A. Ho due autori preferiti: Licia Troisi e Stephen King. Credo che i loro testi siano davvero incredibili e ipnotici!
A. Com'è nata la tua passione per la scrittura?
A. Come ho accennato sopra è una passione che ho fin da quando ero bambina. Quando avevo cinque anni un amico di mio padre regalò a me e mia sorella un diario segreto e da lì ho iniziato a scrivere. Poi alle scuole elementari ricordo che la maestra di italiano ci lesse "Il piccolo principe" e da lì mi sono innamorata del mondo della scrittura. Ho iniziato a prendere sul serio questo sogno dai diciassette anni in poi e spero che diventi un vero e proprio lavoro!
A. Chi o che cosa ti ispira scrivere?
A. La musica. Penso che se non avessi la musica non potrei mai scrivere. Per farti un esempio il mio secondo libro "Il ragazzo che parlava con le pareti" è stato tutto scritto mentre ascoltavo i Green Day! Poi ovviamente oltre la musica ci sono quelle persone particolari che mi ispirano per la formazione dei personaggi, la maggior parte dei protagonisti maschili e gli aiutanti dei miei libri sono basati su dei ragazzi realmente esistenti. Poi c'è una persona in particolare che mi suggerisce alcune frasi e controlla i miei errori, è molto importante per me e avere il suo supporto mi ispira moltissimo!
A. Come sviluppi un romanzo? Crei delle scalette oppure utilizzi un altro metodo?
A. All'inizio faccio tutta la scheda dei personaggi: nome, cognome, fisico, ruolo nella storia ecc... Ovviamente ho tutta la storia in testa, dall'incipit alla fine e la annoto in un quaderno, per queste cose sono ancora un'amante della carta! Ovviamente mi muovo su una scaletta già pronta, scrivo più o meno i riassunti dei capitoli per poi svilupparli in un vero e proprio libro. Credo che una linea guida sia fondamentale per non perdersi e per evitare di scrivere a caso!
A. Con quale racconto o romanzo hai esordito?
A. "Non voglio sognare", uscita ufficiale nelle librerie: 22 Luglio del 2013... Sono cose che non dimentichi! Anche se rileggendolo mi rendo conto che avrei potuto fare di meglio, ero troppo affezionata a lui e lo considero il mio vero e proprio esordio.
A. Tra i tuoi personaggi quale preferisci e perché?
A. Ce ne sono moltissimi, tutta via c'è un personaggio che finalmente sento "mio", che è completo ed è l'antagonista de "Il ragazzo che parlava con le pareti", il mio secondo libro. George. E' il perfetto sposalizio del bene e del male, è la nostra parte cattiva che prende il sopravvento quando ci arrabbiamo ma è anche quella che poi si sente in colpa. Ho messo molto di me in George, mi è stato molto semplice scrivere le sue parti e i suoi comportamenti. Per ora posso dire che è il personaggio meglio riuscito!
A. Le persone a te più care ti hanno sempre sostenuta in questa tua passione?
A. Assolutamente si, e mi sento davvero fortunata in questo. Sia mia madre, mio padre e mia sorella mi hanno sostenuta sin dall'inizio e credo sia fondamentale per la riuscita di quello che faccio. Anche i miei amici più cari mi sostengono e mi sono accanto, pochi ma buoni su cui so di poter fare affidamento. Credo che per la realizzazione di un sogno serva anche questo: l'appoggio delle persone che ami. Ho come la sensazione che finché ho loro accanto niente potrà mai fermarmi!
A. Stai lavorando a qualche progetto futuro al momento?
A. Si, sto lavorando ad una trilogia! Ho lasciato un po' da parte il genere horror (senza abbandonarlo) per far spazio all'urban fantasy ambientato nel futuro, per la precisione nella mia città natale Senigallia. Tratta di esperimenti umani, cavie, dottori che vogliono conquistare il mondo, ribelli ecc... ecc... Insomma qualcosa di tranquillo! Per ora ci sono solo i personaggi, la trama e un abbozzo del primo libro. La trilogia è impegnativa ma non mi spaventa!
A. Cosa secondo te non può assolutamente mancare in un libro perché resti impresso nel cuore del lettore?
A. Sembra terribile da dire, ma secondo me serve non solo una trama originale e coinvolgente ma anche la morte di uno dei personaggi più importanti...Ora so che molti mi daranno della pazza macabra ma la vedo così, almeno per me. Tutti i libri che ricordo e che mi restano impressi sono legati al mio personaggio preferito che o subisce delle ingiustizie o muore! E' sempre così, mi affeziono ad uno di loro e gli succede di tutto! Purtroppo è una cosa che faccio anche nei miei testi...
A. Secondo te, le case editrici danno poco spazio agli autori emergenti?
A. Purtroppo qui devo rispondere di sì. Almeno per quanto riguarda la mia esperienza. Per sette anni ho aspettato risposte da delle case editrici che non si sono mai fatte vive, fortunatamente non mi sono fatta abbattere e non ho mollato l'osso! Ho deciso di prendere in mano la situazione facendo tutto da sola. E' molto brutto da dire ma a parer mio le case editrici, soprattutto in un periodo di crisi come questo, non se la sentono di investire su degli sconosciuti che magari possiedono del talento. Non me la sento di biasimarle ma allo stesso tempo non mi va nemmeno di giustificarle perché se non ci aiutano loro come possiamo fare noi esordienti? Dopo un po' i soldi per auto pubblicarsi, auto pubblicizzarsi e auto finanziarsi potrebbero finire! Non ne faccio solo una questione economica, sia ben chiaro, ma il fatto che non aiutino troppo è demoralizzante.
A. Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
A. Innanzi tutto grazie a tutti coloro che hanno trovato del tempo per leggere questa intervista, vi lascio con la citazione di uno dei miei libri preferiti ovvero "Il giovane Holden" di J.D. Salinger. E' una splendida frase detta da un insegnante al protagonista mentre questi si sente deluso dalla società:
"Scoprirai di non essere il primo che il comportamento degli uomini abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato. Non sei affatto solo a questo traguardo, e saperlo ti servirà d'incitamento e di stimolante. Molti, moltissimi uomini si sono sentiti moralmente e spiritualmente turbati come te adesso. Per fortuna, alcuni hanno messo nero su bianco quei loro turbamenti. Imparerai da loro… se vuoi. Proprio come un giorno, se tu avrai qualcosa da dare, altri impareranno da te. È una bella intesa di reciprocità. E non è istruzione. È storia. È poesia"
A mia volta ringrazio infinitamente Alice per essere stata mia ospite.. e a breve le recensioni dei suoi libri!
Nessun commento:
Posta un commento