mercoledì 28 settembre 2016

Anteprima: Il senso del cuore



Titolo: Il senso del cuore
Autore: Cristina Lattaro
Editore: BookEco Media (self)
Pagine: 180
Prezzo Cartaceo: euro 9,32
Prezzo ebook: euro 1,98
Genere: Romance/Regency
Uscita: 27 settembre 2016


TRAMA: Quando il capitano Sly Ward torna a Sun Park grazie a una licenza di dieci giorni, sa solo che sarà per lui molto difficile restare lontano da Eva, la moglie di un ufficiale di cui è perdutamente innamorato. Ha però uno scopo, convincere suo fratello Charles, futuro duca di Ward, a sostenerlo quando Eva sarà sua e scoppierà lo scandalo. Nella tenuta di famiglia, Sly incontra Alice, la cugina emigrata nelle Antille quando era una goffa bambina. Alice, da sempre invaghita di Charles, ora ricca ereditiera in visita per un brevissimo periodo, vive in segreto un turbine di sentimenti contrastanti ed è preda di una girandola di emozioni. Desiderio, passione, rabbia, gelosia e sangue alimenteranno una sequenza di colpi di scena che non risparmieranno il razionale Charles e la sua bellissima fidanzata Anne in un crescendo di sensualità che spingerà ciascuno alla ricerca del senso più profondo dell’amore.


L'autriceCristina Lattaro nasce e vive a Rieti. Ingegnere elettronico presso il reparto di Ricerca &Sviluppo di una multinazionale statunitense, titolare di 5 brevetti e di alcuni articoli scientifici. Ha pubblicato diversi titoli con case editrici non a pagamento, tassativamente NOEAP, fino alla fondazione di bookEco Media per la quale sta raccogliendo i diritti di quanto ceduto in passato.

Anteprima: Susan&Susan



TITOLO: Susan&Susan
AUTORE: Ilaria Pasqua
EDITORE: Genesis Publishing
COLLANA: InSci-Fi
GENERE: Distopico, di Formazione
PREZZO: € 3,99
PREZZO Cartaceo: € 12,60
PAGINE: 398
ANNO: 2016, 30 Settembre
ISBN Kindle: 978-88-99603-83-0
ISBN ePub: 978-88-99603-84-7
ISBN Cartaceo: 978-88-99603-85-4

TRAMA: In una società perfettamente organizzata ed efficiente, in cui ogni cittadino ha un suo posto assegnato sin dalla nascita, un’anomalia genetica continua ad affliggere, generazione dopo generazione, le famiglie della Nazione, generando il terrore. L’anomalia, che sembra essersi sviluppata quasi autonomamente per mandare in tilt il sistema, frenetico e invivibile, consiste in una divisione della persona. Alla nascita, infatti, ogni neonato si separa in due esseri umani fisicamente distinti, obbligati a un’esistenza ravvicinata, perché l’uno non può vivere senza l’altro.
Susan e Susan, o meglio Susan e Susy, hanno vissuto per diciotto anni chiuse in casa, ad aspettare con speranza un cambiamento. Ma le due, in questa vita di privazioni, nascoste agli occhi del mondo, hanno sviluppato caratteri diversi e, nonostante siano la stessa persona, sono diventate due esseri umani distinti e in contrasto tra loro. Nessuna delle due sa ancora bene come funziona la società in cui sono nate, né cosa è permesso a chi è colpito da questa anomalia, ma i genitori hanno promesso loro che al compimento dei diciotto anni tutto sarebbe cambiato. Così, in quella notte tanto attesa, succede ciò che non si sarebbero mai aspettate.
Tra soprusi, nuove amicizie e amori, le due saranno messe a dura prova, fino a quando, tra verità e menzogna saranno costrette a scandagliare se stesse in un viaggio doloroso quanto necessario. Riusciranno a sovvertire la granitica impostazione della loro società? O soccomberanno anch’esse alla regola dell’efficienza?




“Un romanzo di formazione con ambientazione distopica. Susan&Susan è una storia che lascia il segno, un marchio indelebile di riflessione. Ancora una volta una società distorta, ancora una volta caste di separazione, ancora una volta il benessere – se così è possibile chiamarlo – anteposto all’individualità. Ma come si fa a combattere un’anomalia genetica? Come si può combattere una natura che si ribella all’ordine imposto di uniformarsi e di essere efficienti? L’Autrice, con il suo stile pulito e diretto, grazie anche all’uso narrativo della prima persona, riesce a dare un messaggio ben preciso: l’evoluzione del singolo essere umano può essere condizionata da una società pragmatica e produttiva? L’individualità di ognuno può essere calpestata a favore di un “utile” comune?Un romanzo autoconclusivo sicuramente adatto agli amanti del genere distopico, a chi ha amato le famigerate saghe di Hunger Games e Divergent, a chi adora le storie intense e di crescita interiore.Nulla è ciò che sembra. Sta a voi lettori scoprire quale sia la realtà.”


ILARIA PASQUA nasce a Roma e si laurea alla magistrale del Dams. Da sempre coltiva la passione per il cinema e la letteratura, ma anche per la scrittura che ha il tempo di approfondire durante gli anni dell’università. Da quando ha ricevuto il primo sì e ha capito che poteva davvero scrivere, non più solo per se stessa, non si è più fermata. Ha messo in piedi un sito internet con un blog in cui si diverte a pubblicare recensioni e cerca di star dietro a tutte le idee che la braccano.



venerdì 23 settembre 2016

DARK ZONE: Le giornate autore #21 DARK ZONE ASSOCIAZIONE CULTURALE



Chi frequenta i social network la conosce già. Così come una moltitudine di autori, lettori e semplici appassionati. Perché la Dark Zone è fin dalla sua nascita un ritrovo caldo e accogliente per tutti coloro che hanno in comune la passione per i libri. Ma da febbraio la “creatura” fortemente voluta da Francesca Pace ha fatto un ulteriore salto di qualità, trasformandosi, da elegante e coinvolgente salottino letterario, in un’Associazione culturale a tutti gli effetti.
Ideata in una calda giornata di luglio, tra una chiacchiera e l’altra, la Dark Zone della Pace, pensata come un luogo di incontro tra autori e lettori per scambiare idee, confrontarsi e crescere insieme, è presto diventata un polo di aggregazione e una fucina di idee sempre nuove e fantasiose. Ha unito sotto il suo marchio autori di diverso genere nella creazione di quattro antologie tematiche che costituiscono “Le favole della buona notte della Dark Zone”, e propone eventi online con l’intenzione di promuovere i “suoi” autori. Oggi, dopo i primi mesi di attività, il gioiello della Pace, che tra le altre cose ne amministra le attività sui social network, è diventato dunque un’Associazione culturale.
Una crescita voluta fortemente dalla sua ideatrice, che avrà così maggiori possibilità di continuare a perseguire i suoi obiettivi, primo tra tutti quello di promuovere autori editi e non sul web, portando i loro nomi sulle bacheche dei lettori. Senza dimenticare i nuovi obiettivi, come quello di portare e rappresentare su tutto il territorio le decine di autori che fanno parte della Dark Zone, attraverso l’organizzazione di presentazioni e la partecipazione a fiere ed eventi dedicati ai libri e alla letteratura. Missione della Dark Zone sarà anche quella di aprire porte altrimenti sbarrate e permettere agli scrittori di farsi conoscere sia tramite il web, sia fisicamente dai lettori.
Ma la Pace non si accontenta di questo e si è prefissata un altro importante traguardo, forse perfino più ambizioso: far pubblicare alcuni autori attraverso la sua nuova Associazione culturale, accompagnandoli e sostenendoli con il suo marchio. Avvalendosi di un team di professionisti tra cui editor, illustratori e social media manager, infatti, la Dark Zone nella sua nuova veste pubblicherà i romanzi di alcuni degli scrittori che fanno parte del gruppo.
Il catalogo, almeno all’inizio, conterà pochi titoli. Questo per una precisa scelta editoriale che punterà anzitutto sulla qualità di quei titoli ritenuti davvero validi sotto ogni punto di vista. L’Associazione, infatti, svolgerà le sue attività a titolo completamente gratuito, rifiutando la richiesta di qualsivoglia contributo da parte dell’autore, nel rispetto delle proprie convinzioni e dell’amore per i libri e la letteratura.
I primi due contratti sono già in partenza. L’esordio ufficiale in tal senso si avrà tra pochissimi mesi, in occasione del Romics, fiera dedicata a fumetti, videogiochi e mondi fantasy di Roma, città natale di Francesca.





Francesca Pace, scrittrice e social media manager, ha pubblicato in self-publishing, con migliaia di ebook scaricati, la saga urban fantasy The Hybrid’s Legacy, in quattro volumi: EmmaGabriel. Ilsigillo della tredicesima runaVincolo di sangueHybrid.
Suoi anche i racconti: Patrick. I guardiani dell’ordine di San MicheleI collezionisti di mondi, Ricomincio da...



Contatti:
Gruppo The Dark Zone
Email: pace.francesca@gmail.com



Anteprima: Niccolò Spirito



Trama: Una maledizione scagliata contro i veneziani durante la crociata del 1202 perseguita i discendenti della famiglia Spirito, che scrivono una favola animata dal nobile intento di riportare a Venezia i valori cristiani.
Attraverso esperienze terrificanti e incontri luciferini, morti improvvise e sospette, omicidi e presenze inquietanti, Niccolò Spirito è vittima delle creature nate dalla fantasia del padre. I personaggi diabolici della sua storia, rimasta incompiuta, si muovono nella realtà evocati dalle debolezze umane, poiché ciascuno di loro incarna uno dei sette vizi capitali. Sorgendo dall’ombra proiettata a terra dal peccatore, infestano i giorni e le notti di Niccolò, che tenta l’impresa mai riuscita prima.


Sara Di Furia ha già pubblicato diversi racconti e romanzi, tra cui I segreti di Kane Town e La regina rossa per La Corte Editore, ottenendo attestati e premi in numerosi concorsi letterari nazionali. È membro dell’associazione EWWA (European Writing Women Association) ed è insegnante nella scuola secondaria di secondo grado.


Sei pronto a scoprire la verità su te stesso?
Voltati.
Osserva la tua ombra e inizia a tremare.

Anteprima: Il duca di ferro





Monica Serra, sognatrice e narratrice di mondi, esordisce nel 2009 con il romanzo fantasy Cuore di drago. Ha pubblicato numerosi racconti di genere, tra cui Sangue alieno, e il romanzo breve Ali del futuro (Eve edizioni, 2015).
Ama leggere, viaggiare e scrivere e vive con la sua popolosa famiglia (marito, figli, due gatti e una suocera) alle porte di Roma.


TRAMA: Una missione top secret, un sanguinoso agguato e una ferita mortale travolgono Henry C. Demison, duca di Sharp, ufficiale dell’esercito britannico. Con un audace esperimento, lo scienziato Boyle gli salva la vita e lo consegna a notti dissolute, incubi, carne e metallo.
Quando Sharp viene chiamato a recuperare i documenti nascosti in territorio francese prima di essere ferito, il destino lo fa imbattere nelle sorelle Finnegan. Un inaspettato scambio di persona sconvolge i piani del tormentato duca, risucchiandolo in un tragico epilogo. O si tratta forse di un nuovo inizio?

Anteprima: E tanti saluti ai canguri!



Riccardo Angelini è nato nel 1984 a Bologna. Il conseguimento di un'effimera laurea in Scienze Filosofiche segna il suo ingresso trionfale nel mondo del precariato. Dal 2005 affitta per poco prezzo la propria penna a riviste accademiche, di musica, cinema e fumetto. Nel 2011 si trasferisce a Sydney, Australia, dove si distingue come eccellente commesso, encomiabile centralinista e notevole dogsitter. Rientrato alla scadenza del visto si sposta a Torino per studiare scrittura e cinema. Nel 2013 intraprende la pubblicazione una saga fantasy eroicomica con il collettivo Nerdheim e nel 2015 contribuisce alla serie per il teatro 6Bianca.


Sinossi: ‘E tanti saluti ai canguri’, più che un diario di viaggio, è il tragicomico grido di aiuto di un ragazzo che prende lo zaino e parte per l’Australia. Dopo qualche tempo la rapsodia quasi-fantozziana del disgraziato che tenta di sopravvivere a Sydney cominciava a segnalare alcune migliaia di letture, commenti da parte di gente che l’autore non aveva mai vista né conosciuta. Un passo dell’incipit viene citato dalla penna di Vittorio Monti in un editoriale del Corriere di Bologna. 
Riccardo lascia la sua casa di Bologna il 15 luglio 2011. E rientra un anno dopo, molto cambiato. Sarà per via di quella volta che ha provato a dar da mangiare un cracker integrale a un dingo nel deserto. Oppure quando stava per finire in braccio a un aracnide tropicale nella sua ragnatela. O forse è stato il lento inesorabile logorio di un lavoro terribilmente banale, l’esperienza sconcertante della normalità in una terra per definizione straordinaria. 


Lasciamo la parola all’autore

Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro? 
A bruciapelo mi vengono in mente tre (ottime) ragioni. Uno, perché il lettore ha intenzione di andare in Australia e sta cercando un manuale sulle cose da NON fare per uscirne vivo. Due, perché non ha la benché minima intenzione di andare in Australia e preferisce trastullarsi con le disavventure capitate a uno che ci è voluto andare e nonostante tutto ne è uscito vivo. Tre, perché questa è una storia vera, e le storie vere sono sempre sexy. 

Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione? 
Intendi innovativo per la tradizione di sopravvivere a ragni giganti e serpenti velenosi? O per il genere dei ragazzi che partono pensando di trovare la terra promessa salvo scontrarsi di faccia con un tram chiamato “Realtà”? Non so se ‘E tanti saluti ai canguri’ si possa definire un libro innovativo. Forse è un libro retrogrado. Come un giornale di bordo, o una lettera dal fronte. Una lettera piena di entusiasmo e avvilimento e incrollabile speranza e inesorabili fallimenti e lacrime sudore sangue pioggia oscurità orrore bollette da pagare e ti ho già parlato dei ragni giganti? 

Che cosa ti ha spinto a scrivere? 
Quello che ha spinto sempre qualunque scrittore in ogni epoca o luogo: la disperazione, la solitudine, la miseria. Specialmente all’inizio, quando stavo a Sydney e non avevo idea di quello che stavo facendo, e non avevo nessuno con cui parlarne né un soldo in tasca. Quando si dice che l’Australia è dall’altra parte del mondo è perché sta davvero dall’altra parte del mondo: le stagioni vanno al contrario, laggiù è giorno mentre quassù è notte, piove più spesso di quanto non lascino intendere le cartoline e intanto tu sei solo, straniero, stranito; del tipico accento australiano capisci il giusto cioè poco, non hai nessuno con cui fare due chiacchiere, bere una birra, nessuno a cui chiedere un consiglio, una pacca sulla spalla o anche solo un panino con la mortadella quando hai il portafogli vuoto perché hai speso i tuoi ultimi dollari australiani per raccontare la tua storia da un internet point. 
E tuttavia: scrivere ti aiuta a respirare, e non smettere di respirare è la chiave per sopravvivere. 

Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione? 
A ben vedere, la storia nasce dall’antica battaglia fra l’uomo e gli dèi. L’uomo cerca di trovare la propria strada in un mondo ostile, o comunque non particolarmente affabile, mentre gli dèi beffardi disseminano il suo cammino di ostacoli. Io per esempio ho scoperto di avere ereditato dei conti in sospeso con Zeus detto il Pluvio (dico ‘ereditato’ perché non mi pareva di avergli mai mancato di rispetto). Gli ostacoli che il Pluvio ha preparato per me in Australia sono diventati la mia fonte di ispirazione, o meglio di disperazione, e la scrittura il modo in cui cercavo di superarli, o quantomeno di continuare a respirare. Ne ho parlato anche nella risposta di prima, se siete stati attenti. 

Quando scrivi? E come? In modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo? 
In Australia scrivevo spesso sui treni, nel tragitto da casa al posto di lavoro. Oppure in pausa pranzo, al posto di mangiare. Oppure la notte, al posto di dormire. Non è sempre una faccenda sana, questa della scrittura. Però aiuta a stare in forma. Nei primi sei mesi ho perso quasi dieci chili. 

Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi – per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori? 
L’ho detto ai miei amici su Facebook, che spero lo dicano ai loro amici fuori da Facebook, e così via, altrimenti non riuscirò a vendere le 100.000 copie che mi servono per pagare la rata del jet privato che ho comprato la settimana scorsa in un raptus di ottimismo. 

(perché la scelta del self publishing?) se lo sei 
Io ho scelto Astro Edizioni perché puntiamo entrambi al cielo (ho un jet privato in leasing a dimostrarlo). 

Progetti per il futuro? 
Siccome sono uno che non impara dai propri errori, mi piacerebbe tornare in Australia, ma non subito. Prima vorrei vedere se riesco a sopravvivere in un luogo più selvatico, tipo gli Stati Uniti. Oltre al diario australiano sono al lavoro su una trilogia di genere fantastico-umoristico con un collettivo chiamato Nerdheim. È appena uscito il secondo volume, molto bello, ben scritto, ve lo consiglio, compratelo, dai che c’è quel dannato jet da pagare. 

Tre persone da ringraziare 
Ci sono in effetti tre persone, animali o entità che ho trascurato di menzionare nei ringraziamenti del libro, e più precisamente: Donald Trump, per non essere australiano; il Pluvio, con cui spero di aver chiarito; il cane Charlie, che una volta si è mangiato un ragno che voleva mangiare me. Grazie, grazie, grazie.

giovedì 22 settembre 2016

Anteprima: Telefonami tra vent'anni



Pagine: 2016
Narrativa italiana
Autore:  Barbara Vesco
Prezzo ebook: 2.99
Prezzo cartaceo: 12.00
ISBN cartaceo:  978-1537307152
ISBN ebook: 978-88- 99344-60- 3
Uscita: 22 settembre 2016


TRAMA: Agli inizi degli anni ’90, Alice appena quindicenne incontra Andrea, più grande di lei. Scatta un colpo di fulmine reciproco che scuote la vita di entrambi. Quella di Alice, all’interno di una famiglia tradizionale, quella di Andrea, in un contesto maggiormente complicato. Il rispetto e l’amore inducono Andrea a rapportarsi con Alice con estrema dolcezza, ma presto il sentimento totalizzante si inclina a causa di un segreto troppo difficile da condividere con una ragazzina. Così Andrea si rende conto che quello non è il loro tempo. Una narrazione fluida immerge i protagonisti nel vortice della passione rendendoli verosimili nei quadretti che proiettano la loro esistenza in un contesto contemporaneo. La posta in gioco è la possibilità di essere felici e dopo vent’anni, potrebbe persino accadere grazie alla volontà reciproca di superare gli ostacoli e alla certezza di poter finalmente dominare il destino.

Barbara Vesco è nata ad Arona. Con un diploma di attrice conseguito a Milano, dopo anni di studi e progetti, decide di abbandonare la città alla ricerca del benessere e della tranquillità. Torna sul Lago Maggiore, senza la speranza di inseguire ambizioni artistiche. Ma la vita è una sorpresa e scopre una nuova passione: in una piccola radio inizia una lunga gavetta e ancora una volta le meraviglie non finiscono mai. La radio diventa una realtà e soprattutto una quotidianità. Ogni mattina conduce un programma di intrattenimento in cui racconta aneddoti e curiosità. Attualmente vive a Verbania col suo compagno e i loro due bambini.

D'amore si muore ma io no



Autore: Guido Catalano
Titolo: D'amore si muore ma io no
Editore: Rizzoli
Uscita: febbraio 2016
Pagine: 393
Prezzo: € 17.00


Trama
«Ti ho cercata un sacco, sai?»
«E come hai fatto a trovarmi?»
«Prima ho seguito il sentiero di mollichine di pane.»
«E poi?»
«Il bat-segnale.»
«E poi?»
«La stella cometa.»
«E poi mi hai trovata?»
«Sì. Eri bella.»
«Ero simpatica?»
«Eri sorridente.»
«Ero contenta.»
«Ero impacciato.»
«Però mi hai baciata.»
«Come fosse l’ultima cosa che facevo prima di partire per la guerra.»
«Avevo un bel vestito?»
«Sì, blu e rosso corto, un sacco primaverile.»
«C’era il sole?»
«C’eravamo tu, io e il sole.»
«Hai fatto bene a cercarmi.»
«Sei stata brava a farti trovare.»

Raccontare un amore che nasce è quasi impossibile.
Perché quando quel misto di fragilità, gioia e speranza ci invade, le parole mancano. Quasi sempre. Nel suo primo romanzo, Guido Catalano compie un piccolo miracolo: scrivendo la storia tenera e stralunata tra l’ultimo dei poeti e un’incantevole aracnologa ci fa emozionare, commuovere e divertire.
E riconoscere, una volta per tutte, quanto è bello scoprirci ridicoli, se è per amore.


La mia recensione: "Conobbi" Guido Catalano sul web, attraverso il suo profilo Facebook. Sentii parlare di lui da un'amica, un'appassionata di sue poesie. Così decisi di seguirlo, di leggerlo e apprezzarlo. La sua poesia è moderna, schietta e anche divertente. 
A febbraio venne pubblicato il suo primo romanzo in prosa, e decisi così di voler scoprire quel qualcosa in più che tanto sembrava rendere speciale questo poeta d'amore semiprofessionista vivente
Nulla da ridire sulle sue poesie, un genere apprezzabile come no, e a parer mio lo è, un genere apprezzabile.

La storia che vuole raccontare Catalano attraverso questo romanzo è l'incontro tra un poeta semiprofessionista (azzarderei a dire un personaggio alquanto autobiografico) e una bellissima e giovane aracnologa.
L'incontro tra i due avviene durante un viaggio, in un aereo diretto in Sicilia. Il poeta Giacomo, circondato da un alone di sfiga, ipocondria, paranoie di ogni genere e fiumi di alcool, si ritrova magicamente seduto a fianco della bellissima e giovane ragazza, alla quale aveva precedentemente scansionato il sedere. Ovviamente, da bravo poeta contemporaneo cerca di convincere il lettore che, attenzione, non è stato il sodo e strepitoso fondoschiena dell'aracnologa a colpirlo, ma bensì il suo angelico viso notato solamente dopo un'orda di pensieri sconci. E' così bravo, lo scrittore si intende, a deviarci dalla vera natura del protagonista (di uomo arrapato) che dedicherà un intero capitolo a descrivere quanta attenzione Giacomo rivolge ai lineamenti del viso delle ragazze divagando sull'importanza delle sopracciglia e del ruolo che ricoprono nel suo piacere personale. Fino a questo punto (e per molti capitoli ancora) il protagonista poeta semiprofessionista ci farà solo che pena, e questo perché sembra che l'universo amoroso l'abbia completamente escluso. 
Il romanzo prosegue, tra capitoli brevi, flashback, argomenti off topic e uno stile tutto particolare di italiano masticato che mette i brividi. 
I personaggi sono poco curati, perché fondamentalmente sappiamo che Giacomo fa il poeta semiprofessionista, ma resta comunque un poveraccio perché è costretto a lavorare in un ufficio dove la sua più alta mansione è quella di inserire dati all'interno di un computer, dei quali resta sempre e costantemente all'oscuro. Lui inserisce, ma non sa esattamente cosa. Tant'è che afferma più volte di utilizzare solamente il 24% delle sue capacità. Abita in un mini appartamento al quarto piano di un palazzo senza ascensore, beve negroni e vive di cibo spazzatura. Dei suoi genitori non si sa nulla, solamente che la madre non è più sua madre, ma come dice Giacomo stesso è diventata un ultracorpo. Il padre è un tipo strano, non ascolta, mangia e se ne va sempre a letto presto. 
Il protagonista però è circondato anche da amici, i più nominati (e credo anche gli unici che realmente abbia) sono Francesca e Todor. 
Francesca è una ragazza letteralmente pazza, sotto cura di psicofarmaci. Conosciuta ad una cena tra amici, all'inizio poteva essere anche un'eventuale fiamma di Giacomo, ma poiché il protagonista ha le capacità ricettive di un bradipo, diventa per definizione la sua migliore amica. Il loro rapporto non è formato da alcunché di eccezionale, mangiano pizza, scrivono (lei la sceneggiatura del suo prossimo film o serie tv e lui il suo primo romanzo per la GCE - grande casa editrice), discutono, guardano la televisione quasi come se fossero una vecchia coppia di sposati dal matrimonio ormai trasandato. 
Todor invece, è l'amico di penna bulgaro al quale Giacomo chiede consigli di ogni genere. Questo tizio è traduttore e vorrebbe importare le magnifiche opere del poeta semiprofessionista nella sua patria. Le loro mail sono pressoché dissociate, come se parlassero con due persone differenti, nel senso che le risposte di Todor non sono mai esattamente incentrate su ciò che realmente Giacomo gli chiede, piuttosto sono degli aneddoti o proverbi bulgari. 
La ragazza di cui si innamora il protagonista, la bella Agata è una ragazza bionda dai riccioli naturali, ha i genitori divorziati e una sorella di nome Anna (Mini Agata) figlia del padre e della nuova compagna. Verremmo addirittura a conoscenza delle mansioni dei genitori dell'aracnologa, ma nient'altro.  Possiamo solamente avere delle intuizioni, ovvero che Agata è una ragazza buona di carattere, semplice, ama il suo lavoro e nient'altro. Il suo unico e grande difetto è che purtroppo si innamora di Giacomo. 
Tutto sembra andare a gonfie vele nella vita del poeta semiprofessionista. Al lavoro riceve una specie di promozione, le sue strane amicizie proseguo come da copione, con Agata è tutto fantastico e durante i suoi reading c'è sempre il pienone. 
Ma attenzione, il colpo di scena è dietro l'angolo.
Arrivano le feste di Natale e Giacomo decide di passare, credo la Vigilia, a casa di vecchi amici che danno una festa. Partiamo dal presupposto che Giacomo è super innamorato di Agata e che la loro relazione va molto più che bene. Insomma, durante questa cena il poeta semiprofessionista conosce Giulia, una giovane amica della sua amica che ospita la festa. Giulia è bellissima, ha lunghi capelli neri e gli occhi viola. Giulia è interessata a Giacomo ed è a conoscenza della relazione con Agata. Giulia però è una stronza, e a lei non importa se il poeta semiprofessionista è impegnato. Giulia vuole una relazione con Giacomo. La festa si conclude e ognuno va per la propria strada.
Giulia però è insistente, contatta Giacomo, e con la scusa di voler leggere uno dei suoi libri gli chiede un incontro. Si vedono, vanno ad un bar, e mentre si ritrovano appollaiati su degli sgabelli, Giulia lo bacia. Non saprei neanche minimamente come definire Giacomo. Un idiota? Forse. Si, molto probabilmente. Giusto per non essere troppo offensivi. La cosa peggiore in tutto questo è che il nostro beneamato protagonista, non si sente minimamente in colpa nei confronti di Agata. Anzi! Continua tranquillamente la loro relazione lasciando ignara la povera ragazza. 
Ma non può finire qui. Giacomo continua a vedersi con Giulia, vanno a letto insieme e come se non bastasse, nel momento in cui Agata gli dice che per lavoro vorrebbe trasferirsi in America, le pizza una scenata di gelosia che neanche un cane con il proprio sasso sarebbe in grado di fare. La povera Agata viene ferita brutalmente, ma nonostante tutto questo continua a scambiarsi messaggi con il poeta semiprofessionista che a sua volta continua ad ospitare Giulia. 
Il romanzo praticamente si conclude così. Dopo tutto ciò non accade alcunché di significativo. Giulia sparisce, Agata parte per l'America e Giacomo rimane solo come un baccalà in procinto di compiere il SGDA (super gesto d'amore). Il finale resta comunque aperto, perché non sapremo mai se il poeta semiprofessionista raggiungerà realmente Agata. 

Per quanto riguarda lo stile di Catalano, come dicevo in precedenza utilizza un italiano masticato che mette i brividi. Credo però che sia più una scelta linguistica dello scrittore che dei veri e propri refusi. L'utilizzo della punteggiatura è scarso, soprattutto quando ci si imbatte in uno degli sproloqui del protagonista, oppure durante il flusso dei pensieri dello stesso. I tempi verbali, alla stessa maniera, sono utilizzati malamente, ma continuo a credere che sia per definire meglio la stranezza del personaggio poiché la storia è raccontata in prima persona da Giacomo. 

Come giudizio finale del romanzo, posso affermare senza remore che non è assolutamente un romanzo che consiglierei. Direi piuttosto, agli amanti della poesia contemporanea, di Catalano e non, di soffermarsi ben appunto solamente alla poesia. 



"[...] e vedo questo ragazzo e questa ragazza, seduti su una delle panche di pietra sulla passerella in mezzo ai binari. Hanno una ventina d'anni, qualcosa di più, sono seduti appiccicati e belli imbacuccati che fa un bel freddo, lei ha i capelli biondi, corti, lui porta occhiali pesanti, scuri. Leggono. Ma non leggono due libri diversi, leggono lo stesso libro.Il fatto però è che non sono due copie dello stesso libro. I due ragazzi, seduti, l'una accanto alla'altro, leggono da una sola copia dello stesso libro e lei lo tiene in mezzo e gita le pagine lentamente e sono davvero belli e ben sincronizzati, questi due ragazzi seduti sulla panca di pietra, tra i binari."

martedì 20 settembre 2016

Anteprima: L'egoismo del respiro



Titolo: L'egoismo del respiro
Autore: Giada Strapparava
Editore: Lettere Animate
Genere: Thriller Psicologico
Pagine: 351


Trama: Cuoco in una tavola calda a Sacramento, ottimo amico per i colleghi e quasi un figlio per i titolari. Una vita normale e soddisfacente se non fosse per l'innato istinto omicida e un personale senso di giustizia: Colton Miller è un'anima selvaggia, che ama uccidere i peccatori e che si diverte a cercare lo sgomento negli occhi delle sue vittime, decifrandone gli ultimi inutili pensieri; un'ombra tormentata dagli orribili e confusi ricordi d'infanzia, in cui la violenza tocca gli apici dell'inconscio e si mischia all'angoscia più profonda. Ma il passato non è l'unica cosa da cui scappare. C'è qualcos'altro, lì fuori: una minaccia. Un'entità che inizia a tormentarlo; qualcuno disposto a schiacciare chiunque si metta sulla propria strada. In tutto questo chi è la vittima e chi il carnefice? Ma sopratutto, dove finisce l'agonia e inizia il piacere?!


Giada Strapparava nasce il 21 Giugno del 1994, in provincia di Verona. È una grande appassionata di criminologia, mentalismo, medicina legale e naturopatia.
L'egoismo del respiro è il suo romanzo d'esordio.

Anteprima: Harry Potter: il cibo come strumento letterario



Titolo: Harry Potter: Il cibo come strumento letterario
Autore: Marina Lenti
Editore: Runa Editrice
ISBN: 9788897674467
Pagine: 186
Genere: saggio


Chi non si è mai beato dinanzi all’idea di assaggiare i dolci di Mielandia, o un sontuoso banchetto a Hogwarts o, ancora, una cena al desco della famiglia Weasley? La domanda è ovviamente retorica, ma il motivo per cui le prospettive appena elencate risultano così invitanti è anche frutto, oltre che della naturale golosità umana, di un accurato lavoro di pianificazione nell’uso del cibo da parte diJ.K. Rowling.

Ed è proprio questo aspetto che Marina Lenti esamina nel saggio ‘Harry Potter: il cibo come strumento letterario’.
L’autrice offre anzitutto una cavalcata attraverso le possibili influenze narrative, i personaggi ‘dietro ai fornelli’, le coreografie dei banchetti e i problemi di traduzione in termini culinari familiari al pubblico italiano. Quindi passa ad analizzare lo sfruttamento del tema nell’industria del divertimento e il ruolo del cibo come propulsore nella trama o come elemento ludico e sociale, per terminare poi con una giocosa parte composta da un breve ricettario, un laboratorio di pasticceria per i bambini e un quiz a risposta multipla.
Grazie alla sua insolita angolazione, ‘Harry Potter: il cibo come strumento letterario’ si presenta dunque come il più originale fra gli approcci saggistici potteriani adottati sinora nel panorama editoriale.

Marina Lenti (www.marinalenti.com) è la maggiore saggista italiana sulla saga di Harry Potter. Ha pubblicato L’Incantesimo Harry Potter (Delos Books, 2006), vincitore del Premio Italia 2007; il manuale Harry Potter a test (Alpha Test, 2007), tradotto in Francia col titolo di Le Monde de Harry P., (Editions Belin, 2009); La Metafisica di Harry Potter (Camelozampa, 2012), finalista al Premio Italia 2013; Harry Potter: il cibo come strumento letterario (Runa, 2015).

Ha supervisionato inoltre, in qualità dicontinuity editor, la redazione della versione italiana di Lexicon — Guida non autorizzata ai romanzi e al mondo di Harry Potter (Piemme, 2009).

A dicembre 2015 sarà pubblicata una biografia non ufficiale diJ.K. Rowling per Ares Edizioni.



Anteprima: E alla fine arrivi tu



TITOLO: E alla fine arrivi tu
AUTORE: Sara Bezzecchi
EDITORE: Genesis Publishing
COLLANA: Romance
GENERE: Romantico
PREZZO: € 2,99
PREZZO Cartaceo: € 9,60
PAGINE: 120
ANNO: 2015, 30 Ottobre
ISBN Kindle: 978-88-99603-01-4
ISBN ePub: 978-88-99603-02-1
ISBN Cartaceo: 978-88-99603-03-8


TRAMA: Giulia è una broker italiana di Wall Street e moglie di uno dei più influenti uomini dell'alta finanza di New York. Decide di lasciare la Grande Mela per tornare in Italia dopo un grave lutto e il conseguente divorzio dal marito. Torna a Rignano Flaminio, paese della sua adolescenza in provincia di Roma, dove viene accolta dalle sue due amiche del liceo, Elisa e Damiana, che le forniscono l'affetto e la sicurezza di cui ha bisogno. Si ricrea, così, il suo piccolo angolo per lavorare come trader da casa e ripartire da zero. 
La vita di Giulia, però, viene dolcemente sconvolta da un Romeo in chiave moderna che comincia a lasciarle bigliettini romantici, senza firmarsi. Nonostante questo la sua esistenza sarà continuamente stravolta da incontri improvvisi, pettegolezzi, amori, inganni e... solo alla fine scoprirà che il principe azzurro esiste davvero.




"Un romanzo delicato e scorrevole. E alla fine arrivi tu racconta di una vita che deve ripartire da zero, quella di Giulia, la nostra protagonista vittima di un evento doloroso. Dovrà affrontare gli affetti e le “questioni in sospeso” del suo passato per poter ricominciare davvero. Dalla Grande Mela approda nel suo paesino d’origine, combattuta tra il lasciarsi andare ad una nuova esperienza d’amore o restare ancorata alla sua ‘grave perdita’. Con uno stile fluido come acqua di fonte, la Bezzecchi ci incanta e trasporta in una storia ricca di passione e romanticismo, di amicizia, di nuove e vecchie fiamme. Romanzo consigliato agli amanti dei romance classici e dai sentimenti genuini."


SARA BEZZECCHI nasce a Roma nel 1984. Studia ragioneria e, appena diplomata, comincia a lavorare in ambito contabile. Tutt'oggi, dopo diversi anni, lavora ancora con in numeri. Nel 2009 decide di lasciare Roma e di trasferirsi in provincia di Milano per raggiungere il marito, originario del posto. Insieme, hanno un bellissimo bambino. L’amore per la scrittura nasce tanti anni prima, come valvola di sfogo principalmente ed è direttamente proporzionale alla sua passione per la lettura. Non è mai stata brava ad esprimere le sue emozioni a parole, così decide di farlo tramite le sue storie. Il suo idolo letterario? Terry Pratchett, che con il suo Mondo Disco le ha regalato momenti di puro divertimento.



Anteprima: Riverside



Titolo: RIVERSIDE (Riverside #1)
Autore: Bianca Rita Cataldi
Numero di pagine: 120ca
Formato: ebook
Prezzo: 0,99 €


TRAMA: Riverside, Regno Unito. Le quattro e mezzo di un pomeriggio qualunque. Una scuola abbandonata e cadente alla fine di Silverbell Street. Come la venticinquenne Amabel scoprirà presto, non si tratta di un edificio qualunque: al suo interno, i banchi sono ancora al loro posto e si respira, nell’aria, polvere di gesso. Tutti gli orologi, da quello al di sopra del portone d’ingresso sino al pendolo del salone, sono fermi alle nove e diciannove di chissà quale giorno di chissà quale anno. Cosa è accaduto nella vecchia scuola? Quale evento è stato così sconvolgente da fermare il tempo all’interno di quelle mura? E soprattutto, chi è quel ragazzo in divisa scolastica che si presenta agli occhi di Amabel affermando di frequentare la scuola, benché quest’ultima non sia più in funzione da anni? Tra passato e presente, Bianca Rita Cataldi ci guida in un mondo in cui gli eventi possono modificare lo scorrere del tempo, dimostrandoci che ognuno di noi ha un proprio universo parallelo col quale, un giorno o l’altro, dovrà scendere a patti. 


L’AUTRICEBianca Rita Cataldi è nata nel 1992 a Bari dove si è laureata in Lettere Moderne e sta attualmente conseguendo la laurea specialistica in Filologia Moderna e il diploma in pianoforte. Dal 2015 è direttrice editoriale della casa editrice Les Flâneurs e redattrice del mensile NelMese. Lavora come editor, correttrice di bozze, ghostwriter e consulente editoriale. Tiene periodicamente corsi di scrittura creativa, editing e correzione bozze.
Finalista al Premio Campiello Giovani 2009, ha esordito nel 2011 con il romanzo Il fiume scorre in te, edito senza contributo da Booksprint Edizioni. Il suo secondo romanzo, Waiting room, si è classificato finalista del Premio Villa Torlonia 2012 ed è stato pubblicato nel 2013 da Butterfly Edizioni, conquistando nel 2015 il primo posto del Premio Letterario Maria Messina. Da agosto 2015 è in tutte le librerie Isolde non c’è più, Les Flâneurs Edizioni. È socia ordinaria dell’EWWA (European Writing Women Association) e del Movimento Internazionale Donne e Poesia.

Anteprima: Al di là del baratro



Titolo: “Al di là del baratro”
Autore: Giuseppe Pellegrino
Casa editrice: Runa Editrice
Genere: narrativa (mondo del lavoro - società)
Pagine: 340
Prezzo di copertina: € 16,00
ISBN: 9788897674528
Data di pubblicazione: 29/10/15


Trama: Eugenio Finzi, il protagonista del romanzo, è un uomo di 53 anni che lotta disperatamente con le sue più intime paure e con gli spettri che la vita presenta impietosamente. Viene salvato dalla disoccupazione, dopo otto mesi di forzata inattività in cui ogni certezza acquisita sembra svanire, grazie a una sua vecchia conoscenza. Sembra l’inizio di una nuova vita, ma ben presto si accorge che tutto ciò che di positivo aveva pensato del suo nuovo lavoro si dissolve. Trame oscure e inconfessabili, l’ombra inquietante del suo vecchio amico di gioventù (socio dell’azienda che l’ha assunto) e del suo più vicino collaboratore, rendono man mano quella iniziale rinascita un nuovo incubo.
Ma non ha più tempo per fermarsi. Né possibilità. Deve andare avanti, scoprire, e credere in un altro modo di vivere e di lavorare. O affonda o risorge, non ha altra scelta.
Un romanzo in cui il mondo del lavoro viene rappresentato al di là dei soliti schemi, in cui etica, morale e dignità non sono regole scritte ma valori per cui lottare, fino a capovolgere ogni rapporto gerarchico e giungere al sogno. Ma il sogno ha un limite, la realtà stessa, perché il sogno è: “Quel desiderio supremo che, a prescindere dal suo inverarsi, non ha ancora incontrato la realtà”.


Giuseppe Pellegrino, nato a Torino nel 1961 è coniugato e padre di due figli.Da sempre appassionato di libri e di letteratura classica e contemporanea, si avvicina alla scrittura nel 2005. A oggi è alla sua terza esperienza letteraria.
Predilige una scrittura a sfondo sociale, analizzando le varie sfaccettature del mondo del lavoro, presentandone contraddizioni e spaccati frutto della propria esperienza e percezione.
Non disdegna, di tanto in tanto, incursioni in altri argomenti oggetto di narrazione.
Con “Al di là del baratro” conclude la “trilogia della metamorfosi” (cominciata nel 2008 con la pubblicazione di “Nemesi” e proseguita con “Oltre ogni apparenza”) che basa sull’evento casuale la mutazione radicale della propria esistenza.

Anteprima: Riflessa in una goccia d'acqua



Autore: Paola Catozza
Titolo: Riflessa in una goccia d’acqua
Edizione: Les Flaneurs
Isbn: 978-88-99500-09-2
Anno: 2015
Formato: Epub, Mobi
Prezzo: € 2,99


Sinossi: La vita scolastica, l’amore, l’amicizia, i primi contatti con la morte e con il lutto: questi e molti altri sono i temi guida di una raccolta di poesie che ha come principale obiettivo quello di fotografare una vita giovane attraverso le metafore e i versi della poesia. “Riflessa in una goccia d’acqua” è l’iter di crescita di un’adolescente del nostro tempo, una ragazza che affronta la realtà e le sue trasformazioni con l’arma più forte ed evocativa che esista: la poesia.


L’autore: Paola Catozza nasce a Lovere (BG) il 13 settembre 1996. Diplomatasi al Liceo delle Scienze Umane, decide di iscriversi all’Università, Accademia di Belle Arti, facoltà di Graphic design & multimedia. Blogger ed eterna sognatrice, ama leggere, scrivere e graficare. Da qualche mese gestisce un blog letterario (Books...what else?). Collabora con diverse case editrici italiane come promoter e recensitrice, inoltre ha fatto parte del Comitato valutazione prime opere della casa editrice La Ruota edizioni. Ha curato alcune prefazioni e diversi progetti di copertina di romanzi self e non; inoltre fa parte dello staff della rivista gratuita “Eclettica, la voce dei blogger”. “Riflessa in una goccia d’acqua” è la sua prima opera, una raccolta di poesie scritta durante gli anni di scuola superiore.

Anteprima: Nulla si dissolve



Autore: Maria Capasso
Titolo: Nulla si dissolve
Editore: Les Flaneurs
Isbn: 978-88-99500-08-5
Anno: 2015
Collana: Petit
Prezzo: € 2,99
Formato: Epub, Mobi


Sinossi: La vita di Alice scorre tranquilla: ha una famiglia che ama e un lavoro stabile. Un giorno arriva una strana telefonata dall’ospedale di Parigi e il passato irrompe nel presente modificandolo irrimediabilmente. Alice ha custodito per anni nel cuore il ricordo di Stefano, senza mai rivelare nulla a nessuno. Adesso è costretta a partire, seguita da un’amica che le sarà accanto senza fare domande, per raggiungere colui che ha a lungo cercato di dimenticare, senza mai riuscirvi. Eppure nemmeno Alice conosce tutto di Stefano e una tremenda verità avvolgerà la sua esistenza. Un romanzo sul tempo che scorre senza distruggere i ricordi, sull’amicizia e sull’incredibile forza di un amore capace di annullare e superare ogni cosa.


L’autore: Maria Capasso, napoletana, classe 1992. Da piccola ha coltivato la passione per la lettura, nata a nove anni con “La fabbrica del cioccolato”. Crescendo è nato anche l’amore per la scrittura e la letteratura. Collabora con la rivista scientifica “Espressivamente” di Perugia scrivendo racconti a tema e prossimamente curerà la rubrica dedicata alle recensioni. Ha collaborato col blog di “Leggere a colori” scrivendo racconti brevi e recensendo libri. Su Facebook, gestisce la pagina “Il coraggio dei sogni” che offre visibilità agli autori emergenti. Ama il cinema e la musica, i musei e le città nostalgiche che profumano di pioggia. Segni particolari: è perdutamente innamorata di John Keats.