Sono sempre stato sicuro che la storia con mia moglie sarebbe finita con la scoperta di uno dei miei tradimenti. Mi avrebbe atteso nel salone dell’attico di via Giosuè Borsi, in cui vivevamo ormai da undici anni per gentile concessione di suo padre, e seduta a gambe accavallate sul divano vicino alla terrazza che guarda dritta al teatro Parioli, scostando da un lato i capelli, avrebbe chiesto, lapidaria:
«Hai niente da dirmi?».
Quel segnale, insieme all’ansiosa ricerca di mantenere un’imperturbabile compostezza, sarebbe servito a farmi capire che il tempo delle domande era ampiamente finito, c’erano già tutte le risposte.
«Hai niente da dirmi?».
Quel segnale, insieme all’ansiosa ricerca di mantenere un’imperturbabile compostezza, sarebbe servito a farmi capire che il tempo delle domande era ampiamente finito, c’erano già tutte le risposte.
Sinossi: Quartiere Parioli. Tommaso è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell’e meglio, l’immancabile abbonamento in curva per la Roma in tasca e nient’altro. Ha quarant’anni e non avrebbe mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro. Certo, sapeva di non essere un marito esemplare, ma non si aspettava proprio le parole della moglie Lucrezia, che gli dice che non lo ama più e che addirittura lo ha già sostituito con un altro uomo. La vita che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla in pochi minuti. Costretto a tornare ad abitare a casa della madre, in un quartiere popolare, inseguito dai creditori, Tommaso prova a reinventarsi in un saliscendi di equivoci, opportunità mancate e idee geniali non coltivate fino all’ultima, incredibile idea...
GIULIO PERRONE vive a Roma, dove nel 2005 ha fondato la casa editrice che porta il suo nome. Nel 2015 ha pubblicato, per Rizzoli, i romanzi L’esatto contrario (2015) e Consigli pratici per uccidere mia suocera (2017). Collabora con l’Università La Sapienza di Roma.
Nessun commento:
Posta un commento