COLLANA: Narrativa
GENERE: Sci-fi, Viaggio
PREZZO: € 3,99
PREZZO Cartaceo: € 12,60
PAGINE: 375
ANNO: 2020, 14 Febbrario
ISBN Kindle: 978-960-647-064-6
ISBN ePub: 978-960-647-063-9
ISBN Cartaceo: 978-960-647-066-0
«L’amore per una persona, la paura della morte, il disgusto per l’orrore ingiustificato… Tutte queste cose l’umanità le conosce da sempre ma non potrà mai affrontarle con leggerezza e semplicità. Le cose importanti saranno sempre le stesse e saranno sempre buone. Non invecchieranno mai. Non si guasteranno mai. Sono il piatto forte dell’umanità, e le potrai mangiare anche fra mille anni.»
Sinossi: Mikah, un biondo dinoccolato, dal petto incavato e le spalle larghe, che nasconde sotto un silenzio quasi inviolabile insicurezze e antichi orrori.
Julia è l’opposto: un piccolo concentrato di energia pura, destinata ad essere il centro sociale di ogni cerchia di amici, succubi del suo ego irresistibile.
Mikah è un'ombra piombata all'improvviso dall'Est, da un pezzo di Europa ormai in fiamme, i primi sintomi di un mondo che inizia a tremare dalle fondamenta. Per Julia, il nuovo compagno di classe era invisibile, degno soltanto di qualche fuggevole occhiata di disprezzo e indifferenza. Due infanzie così diverse, in apparenza inconciliabili. Ma l'universo ruota in mille sensi contemporaneamente.
In pochi anni le loro rotte si intersecano, si scontrano e si uniscono oltre ogni logica, mentre l'Occidente ondeggia, sussulta e si scopre fragile, sull’orlo di una guerra che incombe. Davanti a un presente sempre più complicato e impossibile da ignorare, davanti a scelte terrificanti e scoperte pericolose, resterà con loro il ricordo: il diario di bordo del viaggio in Nepal, di quel mese sospeso nel tempo, dove si intrecciano legami duraturi, uniti indissolubilmente verso la verità.
VALERIO CICERO nasce a Lecco nel 1989 e si laurea in Ingegneria Chimica a Milano, guadagnandosi poi da vivere presso una società del settore. Scrittura e viaggi sono le sue due grandi passioni che si alimentano a vicenda: tramite esse tenta di far coniugare l’amore per le arti umanistiche e per la scienza, due mondi solo apparentemente distanti. La sua scrittura è un perenne diario di bordo, un compenetrarsi costante di descrizioni e riflessioni di ciò che accade e di ciò che si subisce. Crede che sentimenti, formule, parole e arte siano parte dello stesso bagaglio di filtri che l’uomo usa per mettere a fuoco una realtà inconoscibile e per questo irresistibile. Lo mangerò tra mille anni è il suo romanzo d’esordio.