Il libro si presenta con copertina morbida al costo di € 9,00.
Trama: Dalla lapide spezzata di un'antica tomba nel convento delle clarisse di Cartagena emerge una lunghissima chioma rossa.
Da questo evento, cui il giovane cronista Garcia Màrquez si trovò ad assistere, scaturisce l'affascinante racconto di "Dell'amore e di altri demoni", pubblicato nel 1994, con il quale Gabp torna alle atmosfere di "Cent'anni di solitudine" e ai temi di "L'amore ai tempi del colera": una passione erotica che diventa malattia, metafora della letteratura e della vita.
Al centro della vicenda, ambientata in una Cartagena de Indias perduta in un vago e oscuro passato coloniale, c'è la passione innaturale e distruttiva che vede protagonisti una bellissima bambina morsa da una cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista posseduto dal mal d'amore.
Pagine di struggente poesia e di emozionato pudore, che avvincono il lettore trascinandolo in un enigmatico universo capace di stravolgere i sensi e i sentimenti.
Autore: Gabriel Garcia Màrquez (Colombia 1927) è considerato uno dei più grandi scrittori viventi. Premio Nobel nel 1982.
La mia recensione: A parer mio la trama ingigantisce un po' troppo il contenuto del libro, ovvero fa del libro un capolavoro eccezionale, quando invece, secondo me, non è così. Ammetto di aver fatto un po' fatica ad arrivare in fondo, nonostante le 129 pagine.
Nel complesso però si tratta di un bel libro anche se molti valori, sentimenti e azioni potrebbero non essere comprese. Una cosa che mi ha particolarmente lasciata perplessa riguarda il rapporto tra la piccola protagonista e i suoi genitori.
Purtroppo, se devo essere sincera fino in fondo, è un libro che non consiglierei a molte persone, a meno che qualcuno non sia interessato al genere o all'autore.
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