lunedì 5 gennaio 2015

Chiacchierando con l'autore #9: MARTA SAVARINO

Buongiorno lettori! Questa mattina ho il piacere di intervistare la mia amica scrittrice, Marta. Autrice del libro Parigi, amore e altri disastri


A. Benvenuta sul blog L’essenziale è invisibile agli occhi, Marta! Ti va di presentarti brevemente? 

M. Ciao Anna, grazie per questo spazio che mi dedichi anzitutto! Allora, mi presento… sono una ragazza di 34 anni con tantissimi sogni e la testa un po’ tra le nuvole. Ho due figlie che adoro, amo viaggiare, leggere, scrivere e sono fissata con Parigi se ancora non si era capito. 

A. Com'è nata la tua passione per la scrittura? 

M. Da ragazzina ogni tanto scrivevo racconti e fan fiction con protagonisti i personaggi di manga e anime che amavo, non ho mai pensato di scrivere seriamente. L’ho fatto invece da grande, cinque anni fa quando ho cominciato a scrivere e ho realizzato qualcosa che non credevo possibile: scrivere un romanzo, arrivare alla pubblicazione e farmi leggere da persone che non fossero mia sorella o le mie amiche. 

A. Chi o che cosa ti ispira scrivere? 

M. Mi ispirano le mie passioni, i viaggi che faccio, i libri che leggo. A volte la mia stessa vita. 

A. Con quale romanzo hai esordito? Raccontaci. 

Ho esordito nel 2010 con un romance storico ispirato ad Angelica la Marchesa degli Angeli, protagonista degli splendidi romanzi di Anne e Serge Golon ambientati nella Francia del Re Sole. La mia protagonista, Isabelle Morens, è una novella Angelica che si ritrova a vivere amori, passioni e avventure proprio come Angelica. Il romanzo era Fuga da Versailles che poi ho ripubblicato con il titolo La Vendetta di Isabelle a cui è seguito La Promessa di Jeanne

A. Come e quando è nata l’idea di scrivere il tuo ultimo romanzo Parigi, amore e altri disastri? 

M. L’idea è nata nella primavera del 2013 ripensando a tutta una serie di vicissitudini sentimentali che ho vissuto in passato. Ho sempre pensato che certe situazioni vissute potessero fare da spunto per un romanzo e così, è nata la storia di Nadia e Andrea. Aggiungiamo il mio amore per Parigi che ho sfruttato come ambientazione del romanzo, è nata la storia che adesso potete leggere. 

A. Brevemente, qual è la storia narrata tra le pagine del tuo romanzo? 

M. Nadia è una ragazza di trent'anni che ha passato gli ultimi anni della sua vita lavorando fianco a fianco di un uomo di cui si è perdutamente innamorata da subito… ma che lui non ha mai considerato per anni fino a quando non sente di essere anche lui attratto dalla sua assistente! Scatta la passione, le fa promesse che sa di non poter mantenere e… la scarica senza troppe cerimonie! A Nadia non rimane che lasciare il lavoro e fuggire il più lontano possibile da lui così vola a Parigi dai parenti dove comincia una nuova vita molto diversa da quella che conduceva prima: fa la commessa in un negozio di dischi, prova ad avere una vita sentimentale fidanzandosi con un ragazzo che non ama e di cui non si sente attratta per dimenticare chi le ha spezzato il cuore… fino a quando Andrea per caso non rientra nella sua vita scatenando una vera e propria crisi sentimentale! 

A. Chi sono i protagonisti di Parigi, amore e altri disastri? 

M. Protagonista principale è Nadia, trentenne innamorata, ferita e in fuga. Poi c’è Andrea, l’uomo che ama e l’ha ferita ma non riesce a dimenticare nonostante si fidanzi con Pierre, il classico bravo ragazzo che però proprio non riesce a far nascere amore e passione in lei. E poi ci sono i parenti di Nadia: la zia Carla e la cugina Angelica, invadenti e sopra le righe ma che le vogliono bene e si prendono cura di lei quando fugge a Parigi. I genitori e la sorella, personaggi di contorno ma comunque sempre presenti nei pensieri di Nadia. 

A. Tu stessa affermi di aver messo molto di te stessa in questo libro.. qual è il filo conduttore tra te e Nadia? 

M. Nadia è la ragazza che sono stata tempo fa. La ventenne in crisi sentimentale presa in giro e illusa dagli uomini in cui vedeva potenziali fidanzati e quello che vivono lei e Andrea per molti aspetti è quello che abbiamo vissuto io e mio marito all’inizio della nostra storia dieci anni fa. Un po’ di casini simili a quelli di Nadia e Andrea ma alla fine abbiamo avuto il nostro lieto fine… peccato però non aver avuto la possibilità di fuggire a Parigi! 

A. Quanto tempo hai impiegato per scrivere e revisionare il tuo romance? 

M. Per scriverlo non molto: ero a casa in maternità quindi non lavoravo e avevo moltissimo tempo libero. Da maggio ad agosto del 2013… mai successo di scrivere un romanzo in così poco tempo quando per gli storici avevo impiegato molto più tempo! Ma ero tranquilla e soprattutto molto ispirata. Per la revisione un paio di settimane prima di mandarlo agli editori. 

A. A quale tuo libro sei più legata? Per quale motivo? 

M. A questo perché in Nadia vedo me stessa e perché l’ho ambientato a Parigi che amo! 

A. Tra tutti i tuoi personaggi, quale preferisci? Perché? 

M. Di nuovo: Nadia! 

A. Stai lavorando a qualche progetto futuro al momento? 

M. Sì, sto scrivendo un altro romance contemporaneo che anche questa volta comincia a Torino per poi spostarsi a Inverness, in Scozia. È una storia molto romantica, ma anche ironica e la protagonista è un po’ fuori di testa proprio come Nadia. 

A. Cosa secondo te non può assolutamente mancare in un libro perché resti impresso nel cuore del lettore? 

M. Emozioni e sentimenti. Il lettore deve immedesimarsi in quello che i protagonisti stanno vivendo e se ci si ritrova a ridere, piangere o arrabbiarsi con loro allora significa che l’autore ha fatto un buon lavoro. 

A. Qual è il tuo sogno nel cassetto come scrittore? 

M. Pubblicare con una grande casa editrice e vedere i miei romanzi nelle librerie. Non chiedo altro! 

A. Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite. 

M. Di parti che amo ce ne sono moltissime… ma vi saluto con un estratto preso dal capitolo in cui Nadia rivede Andrea al Louvre, quando si incontrano per caso e allora tutto crolla: la certezza di averlo dimenticato, la serenità di quei mesi a Parigi, la sicurezza di essere ormai guarita e aver rimesso insieme i pezzetti del suo cuore infranto… 

"Respirare. Una cosa semplice e naturale che in questo momento mi sembra così difficile. Respirare. Lunghi e profondi respiri. Brava Nadia, hai ripreso a respirare come si deve.
Sono di nuovo calma, o almeno credo.
Starnutisco. Fa un freddo tremendo, sta per piovere e non ci saranno più di dieci gradi. E io sono seduta sul bordo della fontana intorno alla Piramide di vetro del Louvre con solo una maglietta di cotone a maniche corte addosso. Sono un fenomeno…
Sono seduta qui da almeno mezz’ora, c’è tanta gente, turisti che entrano ed escono dal Museo. Parigini che passeggiano o che camminano a passo svelto. Alzo la testa e mi guardo intorno. Ho pianto e so di avere gli occhi gonfi e neri di trucco sciolto. Devo essere uno spettacolo ma fortunatamente sembra che nessuno si curi di me.
Perché è qui? Perché sto così male?
Dio… perché lo amo ancora?
Lo amo, è chiaro ed evidente. È inutile, non posso mentire a me stessa. Credevo di averlo dimenticato e di stare bene, invece guarda come mi riduco quando me lo ritrovo davanti. E poi con quella modella platinata attaccata come una cozza… Questa deve essere una punizione divina, me lo sento.
È inutile continuare a piangere e stare male. Non per uno che non ha perso tempo a prendermi in giro e dimenticarmi in tempo zero. Lo so, ma allora perché il cuore mi fa così male?
Mi alzo, non posso rimanere qui a congelarmi il culo..."


Ringrazio infinitamente Marta per avermi dedicato un po' del suo tempo!
E se foste interessati a Parigi, amore e altri disastri potete trovare la mia recensione sul blog.

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