giovedì 16 ottobre 2014

Chiacchierando con l'autore #4: FRANCESCA PACE

Oggi ho il piacere di intervistare una mia cara amica, Francesca Pace, non che autrice della saga The Hybrid's Legacy. 




A. Benvenuta sul blog "L'essenziale è invisibile agli occhi", Francesca! Ti va di presentarti brevemente?


F. Felice di essere qui con voi e infinitamente grazie a te per l'ospitalità e la possibilità che mi dai, attraverso questa intervista, di farmi conoscere un pochino meglio dai lettori della "Saga"...io sono sempre curiosa di sapere qualcosa in più su chi scrive i libri che leggo...
Comunque, qualcosa su di me... oh mamma... non è affatto semplice, non mi riesce bene parlare di me.
Diciamo che sono nata 35 anni fa a Roma, città che amo e dalla quale manco da cinque anni, da quando, per seguire il cuore, mi sono trasferita a Zurigo dove il mio compagno lavorava.
Mi sono laureata in fisioterapia... decisamente poco attinente alla scrittura...ma da qualche anno ho abbandonato il lavoro per fare la mamma a tempo pieno. Ho due bimbi ancora piccini che adoro sopra ogni cosa. Emma che ha quasi cinque anni e Gabriele che ne compie due a fine mese.
È per loro che ho riscoperto il piacere della scrittura che, a causa dei tanti, troppi impegni, avevo messo un poco da parte.
Da quando sono nati racconto loro storie e invento filastrocche e allora mi sono detta, ad un certo punto, nel timore di dimenticarle, che era il caso di metterle per iscritto... in realtà, appena presa la tastiera in mano mi sono tuffata in questo romanzo e le filastrocche, alla fine, le ho registrate.
Nel poco tempo libero che ho amo leggere e scribacchiare...


A. Qual è o quali sono i tuoi libri preferiti?


F. Domandona questa... ho amato tutti i libri che ho letto ma devo dire che "De Profundis" di Wilde è uno tra i miei adorati... Ho lasciato il cuore tra le pagine de "La casa degli spiriti" della Allende ed "Il miglio verde" mi ha conquistata tanto da divorarlo in un giorno.Più recentemente la mia passione per la Scozia mi ha fatto letteralmente innamorare della saga della Gabaldon.


A. Qual è o quali sono i tuoi autori preferiti?


F. In realtà leggo di ogni... Tutto dipende da come mi sento, dallo stato d'animo che ho. Sono cresciuta con i romanzi di Isabelle Allende, ma anche Gabriele D'Annunzio e tutti i poeti maledetti mi hanno fatto compagnia durante la mia adolescenza. 

Ma ho letto anche Ligabue e adoro tutto ciò che è fantasy e fantastico. 
Mi piace Becca Fitzpatrick ma anche Lauren Kate e la Hamilton. 
Mi piace la Reichs...insomma saltello un po' in ogni genere e se trovo un autore che mi interessa mi imbriglio e leggo tutto quello che ha scritto.

A. Com'è nata la tua passione per la scrittura?


F. La mia passione per la scrittura è nata in modo semplice e puramente casuale. Il mio primo ricordo con la penna in mano è di quando avevo circa undici anni. Ho iniziato a tenere un diario, in realtà lo faccio anche ora... scrivevo e scrivo di tutto, non solo quanto mi accade ma anche e soprattutto pensieri, riflessioni, idee, viaggi di fantasia.

Uso scrivere molto a chi amo perché non sono mai riuscita ad aprirmi a parole, non riesco a dire... mentre, nascondendomi dietro la penna... bhè mi sono sempre sentita e mi sento tutt'ora più libera di esprimermi e mettermi a nudo.
Comunque più mi appassionavo alla scrittura più sentivo il desiderio di leggere per scoprire quanto gli altri scrivevano e così in questo circolo che si autoalimenta da sempre ho iniziato a scrivere le prime poesie ed anche un primo romanzo, alle superiori.
Certo non immaginavo che scrivere sarebbe diventato il mio rifugio incantato e sicuro.

A. Chi o che cosa ti ispira scrivere?


F. L'ispirazione la "rubo" dalla mia quotidianità... dai sentimenti e dalle sensazione che provo... dalle persone che incontro e che, inconsapevoli, mi regalano una parte del loro mondo.


A. Come sviluppi un romanzo? Crei delle scalette oppure utilizzi un altro metodo?


F. A dire il vero tutto è estremamente ed inaspettatamente semplice.

Io non sono una scrittrice di professione e quindi, quando mi sono messa al pc la prima volta, mi aspettavo di rimanere in panne, bloccata. Invece, dopo qualche istante, le parole sono fluite fuori da sole condensate in immagini che io mi sono limitata a descrivere. Con la musica nelle orecchie, l'intreccio mi è letteralmente apparso. Ho iniziato ad immaginare le scene che si ricorrevano come in un film e io ne ho delineato i tratti con le parole.
Se vogliamo parlare di metodo il mio è quello di seguire il flusso dei pensieri abbandonandomi ad esso.
L'unica volta che ho provato a stilare una scaletta, l'ho sconvolta già a metà del prologo.

A. Com'è nata la storia di Emma?


F. Questo romanzo, "Emma", è nato dal desiderio e dalla voglia di raccontare una bella storia, avventurosa e appassionata, alla mia bambina, Emma appunto. Quando ho iniziato a scriverlo lei aveva solo due anni, ora ne ha quattro. Mi piaceva l'idea di lasciarle un bel libro da leggere, uno di quei libri in cui la principessa è una guerriera coraggiosa e determinata, proprio come spero sarà lei da adulta. La passione per la magia Wicca e per l'immortalità hanno, poi, fatto il resto.


A. Perché hai scelto di creare una saga e non un romanzo autoconclusivo? 


F. In realtà non avevo in mente una saga quando ho iniziato, ma più scrivevo e più avevo voglia di scrivere e l'intreccio si è evoluto e poi ho scoperto di aspettare Gabriele... non potevo non dedicare a lui il secondo romanzo.


A. Tra i tuoi personaggi quale preferisci e perché?


F. Escludendo Emma e Gabriel... Non ho dubbi... Serena. Sono legata a questo personaggio in modo particolare, le voglio bene... la Serena del romanzo esiste nella mia vita ed è una persona per me imprescindibile.

Nel romanzo, Serena è, per certi versi, l'alter ego di Emma. Diversissima da lei, la completa. Serena è l'amica che, credo, tutti vorremmo avere. L'amica che ti protegge dalle brutture del mondo e non smette di amarti neanche quando tu rischi di diventare la più terribile di queste brutture.
Serena, nei colori e nella fisicità manifesta una leggerezza ed una solarità che tanto e forte si contrappone a Emma... opposta a lei anche nell'aspetto. Due donne opposte che si tengono per mano accettandosi per quello che sono senza volersi cambiare.
Ce ne fossero di "Serene"...!

A. Le persone a te più care ti hanno sempre sostenuta in questa tua passione?


F. La scelta della pubblicazione la devo al mio compagno, Andrea.

Lui è stato il primo a credere in me e a spronarmi sempre con entusiasmo anche quando io avrei voluto rinunciare. Senza di lui, senza la forza che mi da ogni giorno, nella vita, non avrei mosso un passo, troppo timida ed insicura.

A. Al momento stai lavorando al terzo capitolo della saga The hybid's legacy?


F. Si...è in fase di editing.

Un romanzo, questo terzo, scritto con il magone...non vorrei anticipare nulla, ma Emma e Gabriel dovranno affrontare un momento di passaggio duro e sofferto ed io, in alcune parti, ho decisamente faticato nello scrivere dei loro patimenti.

A. Cosa secondo te non può assolutamente mancare in un libro perché resti impresso nel cuore del lettore?


F. Il sentimento.

Se un libro non ti lascia addosso una qualche sensazione, allora ha fallito.
Che sia di passione o fastidio, di gioia o dolore, che tu lo abbia amato o detestato, credo che un romanzo debba lasciare un segno... una carezza o un graffio all'anima, qualcosa che ti faccia vibrare in una qualche misura.

A. Secondo te, le case editrici danno poco spazio agli autori emergenti?


F. Purtroppo si. Talune non ti permettono neanche di presentarti in modo degno.Si continuano ad editare gli stessi quattro nomi senza dare possibilità alcuna alle nuove penne di emergere ed è un peccato perché si leggono bellissime cose. 


A. Tu sei una scrittrice self. Cosa ne pensi dell'autopubblicazione?


F. Con un certo punto di orgoglio ti dico che l'essere self per me è una scelta.

Quando ho terminato "Emma" mi sono proposta a delle CE ed ho avuto un discreto numero di contatti. Talune erano fortemente interessate alla pubblicazione, ma i termini contrattuali erano, per così dire, buffi...
Parliamo di CE di media grandezza... in ogni caso, con il cuore sereno, ho deciso di rifiutare e tentare la via del self ed ho iniziato a divertirmi e ad avere degli straordinari ritorni nonostante, come anche tu avrai notato, non sono una spammatrice professionista...
Così, ho deciso di proseguire su questa via e "Gabriel. Il sigillo della tredicesima runa" non l'ho proposto a nessuno, l'ho editato "home Made".

A. Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.


F. Un grazie a te, Anna, per avermi ospitata e per aver dedicato il tuo tempo e le tue attenzione ai 

miei romanzi e un saluto ed un grazie immenso ai lettori della Saga che mi regalano emozioni fortissime...

Vi lascio con una citazione tratta da "Emma"...


“I raggi più belli e forti il sole li produce nel momento della resa. Quando cede il passo alla luna che pallida ed eterea tingerà tutto di una fredda sfumatura di grigio lucente... Pensateci un attimo. Non credete sia in questo momento, quando giorno e notte si incontrano, quando luce e buio si sfiorano, che sia proprio in quella manciata di minuti la più grande espressione di forza e vita?... Due mondi opposti si scambiano tra loro di ruolo regalando, il primo, gli ultimi sospiri dopo un giorno intenso e vivo ormai morente e la seconda il primo alito di vita di una notte calma ed avvolgente.”


Ed una tratta da "Gabriel. Il sigillo della tredicesima runa"...


"Il sorriso che si disegnò sul viso di lui piegando le labbra in un ghigno fu più esaustivo di mille parole.

«Io voglio essere tutto questo...non voglio più essere debole come lo è un mortale. L'umanità ed i sentimenti... Beh, me ne voglio liberare. Voglio vivere per me e per me solo».
Gli occhi stretti in una fessura erano fissi sulla donna mentre avvicinava una mano a quei denti ancora in bella mostra.
Danielle comprese in quel momento quanto Gabriel detestasse la sua condizione umana e l'essere umano in genere. Comprese quanto disprezzasse le loro debolezze ed incapacità e per la prima volta dopo secoli sentì di aver trovato un compagno.(......)
Andrew era la purezza dell'animo, i sentimenti puliti che lei aveva perso da molto, moltissimo tempo e che in lui vedeva riflessi e Gabriel...lui era il fuoco e l'ardore del potere e della cupidigia.Gabriel rappresentava la totale mancanza di compassione e l'avidità di vivere che lo divorava invadeva anche lei. Quel ragazzo voleva il mondo ai suoi piedi e lei lo aveva capito fin dal primo giorno. Lei voleva tutto ed anche lui, questo ora lo sapeva bene".




Voglio ringraziare di cuore Francesca... Grazie davvero di tutto! 

Sono entrata nel magico mondo di Emma e da poco in quello di Gabriel, ma non vedo l'ora di conoscere il seguito.
Se siete interessati, qui potete trovare la recensione del primo capitolo della Saga The hybrid's legacy Saga: EMMAe a breve arriverà quella del secondo volume. 

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