lunedì 12 luglio 2021

BLOG TOUR: "Honeyvenom - Spinanera" di Spectrum




Trama: HONEY, la strega & ELYSS, la maga
Secondo le leggende che forse lei stessa mette in giro, Honey Venom (al secolo Lavinia di Sanguenero) è una strega tenuta in alta considerazione dal Diavolo in persona, figlia di un incubo e di una lupa mannara. I suoi capelli rossi e i casini che combina in tutto il Regno per soccorrere gli ultimi a scapito dei ricchi, bigotti, potenti e borghesi (che volete farci? È una strega proletaria) sono ben noti. Sulla sua testa pendono taglie con cifre da capogiro e si è perso il conto dei cacciatori di streghe che ha massacrato a colpi di machete! Sono ormai decenni, forse secoli (non stupitevi, parliamo di streghe!) che è legata sentimentalmente a Elysabeth Greenvich Duinarh, che lei chiama affettuosamente Elyss, o“Lentiggini”. Elyss è una potente maga, sempre in bilico fra il suo retaggio di santi ed eroi (i suoi genitori) e le sue tendenze vampiresche, causate dal morso di un vampiro maestro e dalla prigionia nel castello di quest’ultimo. Sembra che i vampiri abbiano una certa passione per pallide dame dai capelli neri e dagli occhi azzurri…

Honey & Elyss vivono le loro avventure in un mondo cupo, gotico, claustrofobico e patriarcale. Fra i loro nemici ci sono gli zelanti inquisitori del Santuario e le Croci di Ferro, gruppi di squadristi che anelano a togliere di mezzo qualsiasi “scandaloso rapporto contronatura”; lupi mannari stupratori, scienziati pazzi, cannibali, necrofili, suore invasate e torturatrici, vampiri pedofili, sette di assassini adoratori di demoni e, per non farsi mancare niente, streghe, stregoni e mostri d’ogni genere che cercano di far loro la pelle per impadronirsi dei loro poteri.



Biografia: Mi chiamo Nicola, sono nato nel 1972 e mi firmo Spectrum. Da bambino ero sonnambulo, da ragazzo ho studiato il Buddismo e da giovane uomo sono stato monaco buddista. Poi sono tornato allo stato laico e ho fatto l’impiegato per una decina d’anni. Adesso lavoro per un’organizzazione buddista giapponese, mi occupo di traduzioni di testi per libri e riviste e cerco di trasmettere il Dharma, la Via del Buddha, alle persone che sono interessate a seguirla qui in Italia.

Ma in tutto ciò, fin dall’inizio, fin da quand’ero piccolo, ho sempre disegnato fumetti. All’inizio le vignette si ispiravano alle partite di Dungeons & Dragons che facevo con i miei amici. Disegnavo su dei quaderni e li condividevo con loro per farglieli leggere. Poi è arrivato Internet e sono approdato nel cyberspazio e sono arrivati i primi lettori sconosciuti. Persone che non avevo mai visto in vita mia leggevano le mie storie. È stato un passo che non potrò mai dimenticare. Erano i tempi dei webrings e delle community e alcuni degli amici che ho conosciuto allora sono ancora in contatto con me. Anzi, l’amicizia è diventata più forte anche se siamo lontani.

Proprio negli anni in cui ho lavorato come impiegato, ho iniziato a disegnare le avventure di Honey Venom. Niente più quaderni, ma tante tavole disegnate su fogli A4 che poi scansionavo e mettevo online su un blog. Si è formato un piccolo gruppo di lettori assidui. Da lì è arrivata l’autoproduzione e poi il primo editore.

Adesso la saga di Honey, la strega che ha il pallino di vendicare i torti subiti dai bambini che hanno subito abusi, è pubblicata dalla DZ Comics, la divisione fumettistica della Dark Zone Edizioni. Le cose si sono allargate sempre di più: oltre alla serie principale (scritta e disegnata da me), già arrivata al quinto volume, è stato pubblicato Wanted! Honey Venom un volume antologico con storie realizzate da altri autori. È stata anche varata una nuova collana, Le Storie Perdute, una vera e propria saga, disegnata da miei amici e colleghi su sceneggiature scritte da me, sempre incentrate su Honey e ambientate nel cupo mondo nel quale vive. Che altro posso dire? Solo GRAZIE! Grazie a chi ha sempre sostenuto le mie storie, a chi ci ha creduto e le ha pubblicate, a chi mi sta vicino e mi sopporta nei miei momenti di “chiusura al mondo” e, last but not least, a te che hai letto queste righe.



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