TITOLO: L'erede
AUTORE: Gabriele Crispo
EDITORE: Genesis Publishing
COLLANA: InFantasia
GENERE: Urban Fantasy, Apocalittico
PREZZO: € 3,99
PREZZO Cartaceo: € 10,60
PAGINE: 140
ANNO: 2016, 2 Agosto
ISBN Kindle: 978-88-99603-74-8
ISBN ePub: 978-88-99603-75-5
ISBN Cartaceo: 978-88-99603-76-2
TRAMA: Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, a decenni di distanza, il Male cerca di sconvolgere ancora una volta il mondo. Tresix, nipote di Asmodeo, figlio di Satana, aiutato dal redivivo Arnold, cercherà di dimostrarsi degno erede del Dio del Male. La trama si snoda in un Universo in cui Dio è latitante, tra eventi eclatanti, Angelus insanguinati, città distrutte, terremoti e morte; ma c'è spazio anche per i legami d'affetto e di amicizia. Immersi in una storia immorale e senza sconti, in cui il Male corrompe anche gli incorruttibili, il lettore sarà portato a tifare involontariamente per i cattivi o forse, magari impietosito, sarà spinto a sostenere un giovane ragazzo, il quale agirà per il bene ma che si scoprirà avere una losca discendenza? Ai lettori l'ardua sentenza!
L'Erede è il primo volume di una trilogia che ci immerge in una realtà ignota, intrisa di religiosità macabra che muove i destini dell'Umanità.
“Un romanzo che narra la guerra eterna tra Bene e Male. L’Erede è il primo volume di una trilogia, in cui l’Autore descrive, con uno stile scorrevole e incisivo, un'alleanza tra esseri spregevoli con l'unico scopo di assoggettare la Terra ed imporre il dominio del Caos. La sfera celeste non può agire direttamente e si avvarrà di un particolare Protettore per portare a termine l’ardua missione. Ma nulla è come sembra, i buoni e i cattivi sono realmente tali? Cosa si cela dietro i volti di ogni singolo protagonista? Le sorti dell’Umanità sono sull’orlo dell’abisso, quale sarà il suo destino?
Consigliato agli amanti degli intrecci ineluttabili, misteriosi e oscuri.”
GABRIELE CRISPO: Nasce a Benevento nel 1993. Appassionato di politica ha un profondo senso della giustizia e del rispetto per altri. Studia Giurisprudenza e spera di diventare un giorno giornalista. Dotato di fervida immaginazione decide, dopo anni di reticenze, di approcciarsi alla scrittura per rendere concreti i suoi pensieri, nonostante gli riesca meglio parlare. È giunto alla conclusione che gli sia più affine la scrittura in quanto asserisce citando Caio Tito “verba volant, scripta manent”.
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