domenica 11 novembre 2018

RECENSIONE: Adolphe di Benjamin Constant

"L'amore supplisce ai lunghi ricordi con un incantesimo: mentre tutti gli altri affetti necessitano di un passato, l'amore ne crea uno suo proprio pur essendone privo, impiantando negli amanti radici profonde. Concede, se vogliamo, la coscienza di aver vissuto per anni con un essere che, fino a poco addietro, ci era pressoché sconosciuto.
L'amore altro non è che un punto luminoso e, nondimeno, pare padroneggiare sul tempo: pochi giorni prima non esisteva e forse, di lì a poco, avrà fine, ma fin tanto che esiste egli domina sul tempo che lo ha preceduto e su quello a venire."



Titolo: Adolphe
Autore: Benjamin Constant
Editore: Edizioni Clandestine
Pagine: 96
Prezzo: € 7,00

Composto di getto alla fine del 1806 ma pubblicato solo nel 1816, Adolphe costituisce un romanzo di straordinaria modernità. Il giovane protagonista, terminati gli studi, conosce Ellénore, l'affascinante amante del conte di P***, ch'egli decide di conquistare per soddisfare la propria vanità. Quando, vinta l'iniziale ritrosia, la donna gli sacrifica tutto, figli, denaro e reputazione, egli, scemato l'iniziale entusiasmo, nel sentirsi prigioniero e incompreso, decide di allontanarsi da lei.
Ma Adolphe, eroe ambiguo e affascinante, si mostrerà incapace di porre fine a una relazione, che al tempo stesso lo ammalia e lo soffoca e, pur non riuscendo a ricambiare l'amore indiscusso ch'ella prova per lui, altrettanto il senso di colpa e il suo perenne appellarsi all'onore lo terranno, suo malgrado, avvinto a Ellénore.
La tormentata vicenda di un amore infelice, dalle cui ceneri emerge una libertà fasulla che mai riuscirà a preservare il protagonista da una vita di rimorso e solitudine.



Attento a ciò che desideri



Adolphe non è una storia d'amore, ma piuttosto una dichiarazione d'odio, scrive Stendhal.
Questo breve e amarissimo romanzo racconta la storia di un giovane uomo che sente la necessità di affrontare una travolgente storia d'amore. Il suo nome è Adolphe ha ventidue anni e ha appena finito gli studi. Prima di cominciare a lavorare insieme al padre decide di intraprendere un viaggio che gli possa permettere di essere riconosciuto come uomo influente di Gottingen e incontra così Ellénore, una donna forte, intelligente e dalle idee giuste. 

Adolphe, inesperto e dal carattere particolarmente ambiguo riconosce in Ellénore una conquista degna di se stesso. Nonostante le avversità tra i due inizia una relazione fatta di lunghe passeggiate, durante le quali leggono poeti inglesi e affrontano mille conversazioni di argomenti diversi.
Adolphe si sforza di piacerle, osserva la sua natura restando freddo e imparziale. Non si sarebbe rassegnato a un suo rifiuto, in mente ha solo il suo obiettivo: dichiararsi il prima possibile a Ellénore dando per scontato che lei ricambiasse i suoi sentimenti.

Nel corso della storia però le cose si trasformano. Nel momento in cui Ellénore si lascia andare, abbandona completamente la sua vita per seguire l'uomo che ama, Adolphe si rende conto che in realtà non è ciò che vuole. Lui non amava quella donna, ne era semplicemente attratto e bramoso di averla tutta per se confonde il desiderio con l'amore.

"E' una sciagura terribile quella di non essere corrisposti quando si ama; ma assai più grande è quella di essere amati con passione quando si è cessato di amare."

Ellénore vive per lui, si nutre di questo amore e con dignità e coraggio mette tutta la propria vita in discussione per Adolphe. Lui la segue solo per obbligo e perché troppo debole per scrollarsi di dosso il sentimento assoluto di lei. Quest’uomo commuove quasi per la sua vigliaccheria e il suo mentire, prima di tutto a se stesso. Irrita la sua voglia di adagiarsi e di rimandare il problema a un giorno ancora da stabilire, ma infondo forse è da compatire perché è stato il suo desiderio di amare a fargli credere di amare veramente Ellénore.

"Apparsa innanzi ai miei occhi in un frangente in cui il mio cuore necessitava di amare e la mia vanità di sollecitazioni, Ellénore mi sembrò una conquista degna di me"

Chi stabilisce il limite tra sentimento e desiderio di quel sentimento? Alla fine non è il soggetto che si ama, ma solo il bisogno di amare qualsiasi soggetto.

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