domenica 23 febbraio 2020

ANTEPRIMA: I love Mammy in Montecarlo. Come sopravvivere a una vita glitter di Silvia Alonso




COLLANA: Narrativa
GENERE: Chicklit, Contemporaneo
PREZZO: € 3,99
PREZZO Cartaceo: € 11,60
PAGINE: 257
ANNO: 2019, 16 Dicembre
ISBN Kindle: 978-960-647-047-9
ISBN ePub: 978-960-647-046-2
ISBN Cartaceo: 978-960-647-049-3
Vol. 1 della serie "I love Mammy"



“Se nell’arco di centro metri c’è un problema, io ci scivolo sopra come su una buccia di banana. Fin qui tutto bene. Normalmente mi immaginerei di essere su una tavola da surf e navigherei serena... Il problema è che, onde a parte perché siamo al mare, a Montecarlo non esistono le bucce di banana. E quindi, al solito, lo sporco lavoro di metterle in giro deve toccare a me. Un po’ come i piccioni, del tutto introvabili perché vietati dalla Costituzione: finché non la fanno profumata, qui al massimo sono tollerate solo le tortore. Con netta preferenza per le bianche colombe, che ve lo dico a fare? Ça va sans dire.”



Sinossi: Non è facile sopravvivere a una vita glitter. Perché, come giustamente ricorda il proverbio, se l’abito non fa il monaco e una rondine non fa primavera, una rondine monegasca sul giusto abito già può candidarsi a icona chic dell’universo modaiolo. Un universo in cui si muove disinvolta e sagace la protagonista del romanzo, Sylvie Labella, brillante mamma italiana dall’ironia tagliente e dalla simpatia travolgente. Tranne il fatto che, tacco dodici a parte (l’unico a essere perfettamente sincronizzato con “la Città dei Glitter”), Sylvie si sente un pesce fuor d’acqua. Uno di quelli che ha difficoltà ad andare d’accordo persino coi pesci meno grossi del Museo Oceanografico, principale attrazione turistica della città.
E così, tra avventure alla Sex and the City e ispirazioni in stile “Shopa-holic”, dove non mancano di certo le gag divertenti e persino gli scontri con agguerrite nemiche, Sylvie e il suo amato bimbo Luchino ci portano per mano in una Montecarlo da sogno, la cui vita è apparentemente fatta di feste fiabesche, boutique principesche e... tanto fumo negli occhi, con poco arrosto di sincerità per chi volesse spiccare il volo verso altre mete.
Uno sguardo sagace, ironico e divertente sulle diversità sociali e gli scontri culturali della modernità, anche se si tratta di relazionarsi con i vicini di casa di sempre, quando a dividere è una fitta catena alpina a volte invalicabile, come quella dei pregiudizi.
Con uno sguardo divertito e arguto, Sylvie ci ricorda che le sfide della donna di oggi non finiscono mai. Come quella di conciliare maternità e modernità, senso di inadeguatezza dell’essere mamma e voli pindarici che ci riportano a ritornare le ragazze di una volta, che ballano Zumba, seguono i corsi di pole dance e sognano di incontrare prima o poi il Vasco Rossi dei loro sogni. Pur vivendo a Montecarlo.






SILVIA ALONSO è una giovane mamma milanese come tante. O forse non proprio…
Innanzitutto perché è un ex avvocato che, ispirandosi a Wonder Woman, ha sempre tenuto sotto al tailleur la strategica tutina in lycra per spiccare il volo verso una seconda vita. Poi perché non ha mai letto le istruzioni per l’uso “Come essere una brava mamma senza mandare all’aria tutto il resto, (e senza passare per una sana crisi di nervi)”. E infine perché il suo frizzante mondo delle meraviglie, più che dai pannolini o dalle pappe del suo bambino, è popolato dalla passione per i libri, la musica, l’arte, i corsi di Zumba e soprattutto la danza.
Tutto per lei è iniziato per colpa di tre film. Il primo, Flashdance, le ha innescato la passione per la danza moderna. Il secondo, Il Ciclone di Pieraccioni, ne ha cambiato la rotta in direzione del flamenco, e infine il terzo, Striptease con Demi Moore, ha rilanciato la sfida verso l’alto: la pole dance.
Così, di corso in corso, inseguendo i suoi sogni, Silvia ha abbandonato le precedenti vesti di legale per iniziare a narrare la sua vita, creando il proprio alter ego. La svolta era proprio dietro l’angolo. Trasferitasi a Montecarlo dopo la nascita del suo bambino, decide di trarre ispirazione da quella nuova vita patinata per trasformarsi in una Sophie Kinsella locale. Ne nasce il personaggio di Sylvie Labella, una mamma italiana frizzante e dalla fantasia straripante trapiantata nel mondo monegasco, ben più discreto e moderato.
Da sempre amante di arte e letteratura, esordisce da ragazza scrivendo poesie. Nel 2005 si aggiudica il Premio “Poesia Dorsale” al Castello Belgioioso di Pavia per la composizione Inverno africano (in giuria Alda Merini). Nel 2006 pubblica la favola poetica Il morso del serpente, da cui estrapola la sceneggiatura per l’omonimo spettacolo che unisce danza orientale e teatro, con la partecipazione del Maestro Roberto Brivio (rappresentata al teatro La Scala della Vita di Milano) e la presentazione dello scrittore e amico Andrea G. Pinketts.

Potete seguirla su: Sito Web Silvia Alonso Writer - Pagina Facebook - Profilo Instagram.

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