Diego
Romeo gestisce appalti pubblici presso l’Università degli Studi Roma Tre. Dal
1994 è parte della Comunità di Sant’Egidio, per la quale si occupa di arte e
disabilità, e di relazioni interreligiose. È
membro del circolo culturale IPLAC ed è
segretario del Premio letterario internazionale
“Viva gli Anziani!” (Arrivata alla sua seconda edizione), di cui ha curato la pubblicazione Parole sulla vecchiaia (La Stella Cadente, 2015).
Con
l’epopea fantasy Lande Percorse (pubblicata dal 2013 al 2016) ha vinto vari premi letterari:
Albero Andronico 2014; Concorso “Voci” di
Abano Terme 2014; Albero Andronico 2015. Ha
conseguito il Premio alla cultura al X Concorso Internazionale “Voci” di Abano Terme 2015”.
Ha
pubblicato con la casa editrice L’Erudita la raccolta di racconti “Nostri
Fratelli” di cui il filo d’unione sono i poveri e in particolare gli stranieri.
Al suo interno i racconti: “Il lungo viaggio di Zelda Milk” classificatosi 4°
al premio letterario Albero Andronico 2016 e “Un giorno come tanti” – Premio
Speciale per l’alto valore umanitario al Premio letterario Voci di Abano Terme
2016.
Ha
pubblicato infine un romanzo storico sul genocidio degli armeni dal titolo “La melodia che salvo il
popolo” (David & Matthaus Maggio 2016).
Sinossi: Dieci racconti dritti allo stomaco. micro storie abitate
da uomini e donne fuori confine, favole nere, qualcuna senza lieto fine.
Cronache di eroi imperfetti ma tenaci che migliorano e si migliorano, trasformando
esistenze che parevano già stabilite.
Diego Romeo si mette nei panni di un armeno che ha visto
troppo sangue e polvere da sparo, di una donna senza genitori cresciuta sulla
terra battuta di un campo profughi, e poi ancora di un uomo che ha perso prima
la moglie, poi i soldi e pure le scarpe.
Una raccolta dalla scrittura lieve e appassionata, che
entra delicata dentro esistenze marginali, storie sommerse dagli anni e dalle
guerre, nuovi inizi o crudeli epiloghi.
Lasciamo la parola
all’autore:
▪
Perché un lettore
dovrebbe leggere il tuo libro?
Sicuramente
per avere degli strumenti in più per valutare gli ultimi avvenimenti, legati
alla nuova condizione sociale dell’Italia. Sempre più si sente parlare di
poveri e di stranieri, ma anche di giovani che non hanno futuro. Ebbene questa
raccolta di racconti vuole essere, a partire da storie vere, uno strumento per
capire e valutare meglio il nostro presente.
▪
Che cosa c’è di
innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la
tradizione?
Di innovativo c’è
sicuramente una visione dei poveri e degli emarginati non convenzionali. I
raccanti non vogliono giudicare i protagonisti ma far capire le loro vite. Oggi
tutti i media vogliono di giudicare senza capire. Con questo non voglio dire
che si deve giustificare, al contrario, ma secondo me per affrontare un
problema bisogna capirlo e non giudicarlo.
▪
Che cosa ti ha spinto a
scrivere?
La voglia di raccontare
delle storie vere al limite dell’assurdo. Spesso quando vediamo un povero
tendiamo a colpevolizzarlo, pensando che in fondo se l’è cercato, senza fare lo
sforzo di capire o di sapere la sua storia. Il mio intento è quello di creare
una finestra da cui poter vedere senza filtri la società che ci circonda.
▪
Da che cosa è nata la
storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?
Come
dicevo prima, anche se riviste e romanzate, tutte e dieci i racconti (tranne
l’ultima che è volutamente inventata e satirica) sono tratte da storie vere.
Alla mensa di Via Dandolo gestita dalla Comunità di sant’Egidio, ho avuto modo
di incontrar tanti poveri, stranieri e via dicendo che mi hanno parlato della
loro vita. Da qui il desiderio di raccontare le loro storie affinché tutti
possano capire cosa si nasconde dietro un profugo che fa un viaggio assurdo pur
di venire in occidente, per esempio.
▪
Quando scrivi? E come? in
modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?
Sicuramente
scrivo di notte, quando tutti dormono (figli compresi) è ho la calma e il
silenzio necessario a potermi concentrare. Il come non è mai un lineare.
Avvolte è di getto altre invece è l’insieme di vari appunti. Insomma per farla
breve io non sono un tipo ordinato e linarie e di conseguenza anche il mio modo
di scrivere raramente lo è.
▪
Quali strategie hai
adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi-
per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?
Le
strategie sono molteplici, dai social Network alle fiere, fino alle
presentazioni. A questo proposito vi vorrei invitare tutti per il 16 marzo alle ore 18 presso il Lettere Caffè di Trastevere, Via San Francesco a
Ripa, 100-
dove farò la presentazione lancio di questo mio ultimo libro.
▪
Progetti per il futuro?
Ad
aprile uscirà un mio nuovo libro. Un romanzo storico sul genocidio degli
armeni, ma di questo spero di parlarvene meglio un'altra volta, perché ci tengo
particolarmente visto il delicato tema di cui parla. Per il resto sicuramente
finirò la mia saga fantasy delle “Lande Percorse” e poi chi sa… vediamo dove mi
porterà quest’avventura.
▪
Tre persone da
ringraziare
La comunità di Sant’Egidio (anche se
non è proprio una persona)
Maria Rizzi.
Mia moglie Sophie.
Quarta di copertina “Figli del
Toro”
Dopo le incredibili vicende avvenute nei primi due romanzi della saghe Lande Percorse, ritroviamo l’eroe Hurik impegnato in una nuova difficile impresa, forse la più impegnativa della sua vita. Dovrà infatti partire alla volta del continente meridionale alla ricerca disperata di nuovi alleati. Vecchi amori intanto riaccenderanno passioni ormai sopite e gelosie inaspettate. E nel frattempo l’esercito Celeste si riorganizzerà trovando alcune importanti vittorie. Ma saranno i nani, con la scoperta di una nuova arma, a far davvero ben sperare i paladini del bene.
Ma il male è sempre in agguato e pronto a colpire con tutta la sua inesorabile crudeltà. La casa degli elfi sarà messa a dura prova e vecchi re periranno nel vano tentativo di proteggere i loro cari, mentre il nuovo Imperatore Celeste farà finalmente il suo ingresso in campo. La battagli imperversa ormai in tutto il continente da est a ovest, da nord a sud. E finalmente Karl tornerà dal Mare Astrale con una nuova speranza…
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