giovedì 24 marzo 2016

DARK ZONE - Le giornate autore #10 DIEGO ROMEO




Buona sera lettori, 
siamo in fondo alla settimana, e come ogni venerdì ho il piacere di chiudere questa giornata autore dedicata a DIEGO ROMEO e al suo romanzo Lande percorse - La grande guerra.






Sinossi: Un impero millenario è in rovina, e lo scontro è inevitabile. L’impatto si rivela subito immane, le perdite incalcolabili. I capi non si sottraggono ai duelli, le battaglie diventano feroci. È la legge della Grande guerra.
Un’amara sorpresa è in agguato. Tutto sembra perduto, quando l’imperatore, i paladini e i generali soccombono.
Un viaggio inaspettato nel Mare astrale porterà il maestro e Karl su Hyachinto, alla ricerca dell’unico negromante che ha scoperto il segreto della vita eterna, con la vana speranza di chiedergli l’impossibile.
Sullo sfondo, i viaggi nelle dimensioni parallele e gli intrighi dei servitori del male, combattuti da maghi, elfi e nani in cerca di un riscatto.






ROSSO
Il colore rosso è simbolo del sangue e dell’energia vitale sia mentale che fisica. L’uso di questo colore aiuta a combattere le energie passive infondendo una straordinaria forza psichica e motoria. Il rosso simboleggia l’estroversione e la forza di volontà. Il rosso è sinonimo di forte passionalità, di grande personalità e di fiducia in se stessi.
Il rosso è il colore di chi ha voglia di vincere e brama di potere.


Abbina questo colore a Krina Van Leo perché è una donna determinata che sa quello che vuole. Una donna passionale che non si ferma all’apparenza ma sa vedere il bello che è dentro il cuore di ognuno. È profondamente testarda e orgogliosa, ma ha anche un cuore d’oro e il prossimo va sempre aiutato.




BLU
Il significato del blu è legato al cielo, all’acqua del mare, dei laghi e di tutte le grandi distese d’acqua. Il colore blu aumenta l’attenzione delle persone e li predispone ad essere più attenti e ricettivi. Simbolo di armonia ed equilibrio, il colore blu ha la capacità di rilassare l’individuo e di normalizzargli la frequenza del battito cardiaco e della pressione. Riduce lo stato d’ansia e porta equilibrio alla sfera emotiva. Quando guardiamo il cielo ci sentiamo sereni.
Il blu é il colore di chi è dotato di profondi sentimenti e di un equilibrio interiore stabile.
Il blu scuro rappresenta la calma totale.


Assegno questo colore a Michele Tallius perché lui è l’uomo della calma e dell’equilibrio. Colui che ha votato la sua vita alla guarigione del prossimo. Preferisce parlare con la gente e trovare un modo per conciliare le cose. Odia lo scontro diretto e ha sempre una parola di consiglio per tutti. Anche se spesso i suoi consigli sono criptici alla fine sono sempre i migliori.




VIOLA
Se sogni il colore viola, significa che hai bisogno di intimità ed affetto e ti senti attratto da ciò che è mistero e magia.
Il viola è il colore di chi predilige le sensazioni forti e tende ad identificarsi con il prossimo. E’ apprensivo, impacciato, ma nello stesso tempo vuole essere compreso. Il colore viola accresce la capacità creativa e la fantasia e quindi chi ama il viola è amante dell’arte. Tale persona è anche intelligente, umile, prudente e saggia.
Vive di emozioni a discapito della razionalità.


Assegno questo colore a Creg perché è una persona in costante ricerca d’affetto e di approvazione. Nonostante il suo aspetto è la persona più gentile del mondo, nonostante il suo passato, ora si prodiga prima per gli altri e poi per se stesso. Anela a una vita tranquilla insieme alla sua Krina, ma sa benissimo che questo non potrà mai avvenire, perché la sua razza è una razza nata per combattere.




NERO
Il nero nei sogni rappresenta un momento di cambiamento e di grande trasformazione.
Chi sceglie il nero rinuncia a tutto e protesta energicamente contro una situazione che non è come egli vorrebbe che fosse. Si ribella alla sorte, rischiando di agire in un modo precipitoso ed irrazionale.
E' il colore del buio, della morte, del male e del mistero, ci parla del vuoto, del caos e delle origini, è contro-bilanciato dal suo opposto, il bianco, simbolo di luce: il dualismo luce/oscurità non si presenta in forma simbolica morale finché le tenebre primordiali non si siano divise in luce e buio, quindi all'inizio dell'esistenza, esso non è rappresentante del male in senso univoco.
Nella tradizione simbolica quindi l'idea delle tenebre non ha ancora significato negativo, perché corrisponde al caos primigenio dal quale può nascere ogni cosa, esso è infatti associato all'invisibile e all'inconoscibile, quindi anche alla divinità creatrice originale, o la scintilla iniziale da cui tutto si è palesato, alla faccia nera della LUNA o alla luna nera.


Assegno questo colore a Abraxas perché lui è l’oscuro servitore del dio del male, ma anche perché nonostante la sua malvagità non è spietato ma rappresenta l’idea di raggiungere un nuovo ordine attraverso la forza. È controbilanciato dal suo amico/nemico Karl Erik van Eira. Insieme i due rappresentano il bene e il male, la luce e le tenebre.




ORO
Il giallo è il colore più luminoso, dà un'impressione di leggerezza e di gaiezza. Il giallo, è evocatore. Come il rosso, il giallo aumenta la tensione, aumenta i batti del polso e la respirazione, ma lo fa in modo meno regolare. Il giallo si riflette, irradia, la sua è una gaiezza impalpabile. Il giallo manifesta una personalità aperta e indica rilassamento o potere. Dal punto di vista psicologico, il rilassamento è una liberazione da tutti i problemi, da tutte le contrarietà. il giallo è il simbolo del calore del sole, della gaiezza, della gioia. la sua percezione sensoriale è il piccante, il suo contenuto affettivo una volatilità piena di speranza.


Abbino questo colore a Lomallin Dar’Auren perché come dice anche il suo cognome elfico lui è il raggio di sole che scalda i popoli. Essenza di concentrazione e di calma è l’esempio perfetto di simbiosi con madre natura.






Hyachinto era una città pressoché bizzarra. Non aveva uno schema preciso, ma un’espansione caotica. Sembrava che nessuno si fosse preoccupato mai di rispettare anche le più basilari leggi dell’urbanistica. Palazzi attaccati l’uno all’altro senza regole, finestre che affacciavano in altre finestre, vicoli che diventavano vie consolari all’improvviso e viceversa. Nulla aveva una disposizione logica; tutto era affastellato a formare più livelli. Gli strati più bassi erano più opprimenti, e di conseguenza i più poveri. I quartieri più alti erano più ricchi; lì vivevano i nobili e le autorità cittadine. Il colore azzurro regnava ovunque. L’unica variazione erano le sue sfumature: da scuro a un celestino così brillante da sembrare cristallo e offendere chi non era abituato a tanto fulgore.

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