Casa editrice: Mondadori, edizione 2005
Pagine: 528
Prezzo: € 10,00
Il libro si presenta con copertina morbida
Trama: Fin dal suo primo apparire Dracula ha fornito l'archetipo alle numerose storie di vampiri che si sono succedute nella letteratura e nel cinema. Ispirato alle figure storiche del principe romeno Vlad II detto Dracul («il diavolo») e di suo figlio Vlad III, l'Impalatore, Dracula-Nosferatu (colui che non muore, il morto vivente) è un personaggio più che mai inquietante. Nel tratteggiarlo Bram Stoker ha dato fondo a tutte le risorse della sua fantasia e a tutti gli espedienti di un calibratissimo mestiere. Da queste pagine si sprigiona così una magia che giunge fino alle soglie dell'incubo. Dracula rappresenta infatti in modo del tutto originale l'eterna vicenda della lotta tra il Bene e il Male, sullo sfondo di una storia che scaturisce direttamente dall'inconscio e, come tale, parla in termini che si impongono immediatamente alla fantasia di ciascuno di noi, per entrare nei nostri sogni più spaventosi. Né bastano esorcismi razionalistici a toglierle l'irresistibile suggestione, la possente ossessività che la pervade.
La mia recensione: Ammetto di aver fatto non poca fatica a portare avanti la lettura di questo libro che non ha nulla a che vedere con i vampiri che vengono dopo (quelli vegetariani, che brillano alla luce del sole, quelli che grazie ad un anello sopravvivono al giorno). Bram Stoker resta fedele ai vecchi ideali: ostie consacrate, crocifissi, aglio, acqua corrente. Dracula si ciba solo di sangue umano appropriandosi delle anime delle sue vittime.
L'amore è sempre presente ed è il fulcro della storia poiché i personaggi maschili principali si dedicano completamente alla salvezza delle figure femminili, prima nei confronti di Lucy e poi in quelli di Mina.
Tutta la vicenda viene narrata tramite lettere, diari, telegrammi e all'impatto la scrittura è poco scorrevole e poco invitante, ma dopo aver abituato l'occhio si viene catapultati in un periodo affascinante.
Purtroppo, per quanto mi piaccia il personaggio di Van Helsing devo ammettere che il suo linguaggio, ovvero un tedesco che parla male l'inglese e di conseguenza l'italiano, mi ha reso un po' difficile la lettura.
Dracula è sicuramente un bel libro per chi è appassionato al genere, ma non mette affatto paura o ansia. Lo consiglio soprattutto agli amanti dei vampiri, per far si che conoscano la loro vera natura prima di essere stati modernizzati.