È uscito il secondo libro della serie thriller di James Blake
Dopo il successo de La verità celata (disponibile sia in formato eBook su Amazon, Kobo e iTunes che in versione cartacea), il primo libro della serie thriller firmata dall'autore britannico Seb Kirby che vede protagonista il produttore radiofonico James Blake, dal 10 Settembre 2015 è disponibile anche il secondo capitolo della serie dal titolo L'ombra dell'inganno.
Se nel primo libro James Blake ha dovuto affrontare una ragnatela di potere e omicidi che l'ha portato da Londra a Firenze e Venezia alla ricerca della verità, in questa nuova avventura si troverà al centro di un intrigo internazionale che coinvolge addirittura l'FBI.
Il filo conduttore di entrambi i libri è il mondo dell'arte.
Ne La verità celata, il tema principale era quello dei dipinti nascosti mentre ne L'ombra dell'inganno tutto ha origine con il furto di un celebre dipinto.
Un thriller serrato e coinvolgente. Una corsa contro il tempo in cui James Blake dovrà salvare chi ama. Ci riuscirà anche questa volta?
Anche L'ombra dell'inganno è disponibile sia in formato ebook su Amazon, Kobo e iTunes che in versione cartacea.
Frasi tratte dal libro
“No, non potevo fidarmi di Craven, ma sapevo che dovevo essere abbastanza convincente per farglielo credere.Era l’unico modo che avevo per guadagnare il tempo necessario per cercare una via d’uscita.” (James Blake)
“Qualcuno, una volta, gli disse che solo un vero psicopatico può reagire in questo modo, senza la necessità di passare attraverso il rituale dell’eccitazione da adrenalina, la discussione, le grida. Era come una molla in attesa di schizzare in qualsiasi momento, in questo momento, proprio qui e ora.” (Wolfgang Heller)
DESCRIZIONE E SINOSSI DE “L'OMBRA DELL'INGANNO”
Dall’autore internazionale di bestseller Seb Kirby, L’ombra dell’inganno è una storia affascinante di omicidi, crimini, corruzione e cospirazioni. È un libro imperdibile per tutti i fan di Harlan Coben, Dan Brown e Daniel Silva e per tutti coloro che amano i thriller emozionanti e intriganti.
Nessuno è al sicuro dal passato
James Blake e la sua famiglia erano al sicuro fino all’arrivo di una telefonata misteriosa che rivela la scoperta del loro rifugio.
Un Picasso rubato è alla base di una cospirazione internazionale che sconvolge la vita di un importante uomo politico americano, con conseguenze devastanti non solo per lui, ma anche per molte altre persone coinvolte nel crimine.
Wolfgang Heller, uno spietato assassino, ha il compito di eliminare tutti coloro che sono a conoscenza del furto. James Blake deve uscire dalla clandestinità e affrontare le minacce rivolte a se stesso e alla sua famiglia, esponendosi in prima linea insieme al fratello Miles.
L’ombra dell’inganno combina thriller d’azione ed una trama interessante incentrata sulla criminalità internazionale nel mondo dell’arte.
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L'autore
In qualità di docente presso l'Università di Liverpool, Seb Kirby è stato una figura di spicco nel campo della ricerca, con l’utilizzo innovativo del laser nel restauro dei dipinti e delle opere d'arte. Questo lo ha condotto in Italia e ha ispirato l'amore per il nostro paese e per il suo patrimonio artistico.
Nel 2012, ha lasciato l'insegnamento e la ricerca per perseguire la sua ambizione di tutta la vita: diventare un autore di romanzi thriller. Tramite self-publishing, in poco tempo la sua Serie thriller di James Blake è diventata un bestseller internazionale. Il primo libro della serie, Take No More, ha venduto oltre 100.000 copie ed è apparso regolarmente nella classifica Top 100 di Amazon Kindle.
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CAPITOLI DI APERTURA
DE “L’OMBRA DELL’INGANNO”
PROLOGO
Hagedet, Francia, 1983
Alain Bellard aveva portato a termine alcuni lavori più bizzarri di questo.
La Fuseau Gallery ad Hagedet, negli Alti Pirenei, era ben protetta da norme convenzionali e venne dotata del più moderno sistema di sicurezza elettronico con l’innovativo controllo a raggi laser. Ma questo sarebbe stato del tutto inutile dal momento che avevano commesso un errore fondamentale. Questo sistema con lui non avrebbe funzionato.
In un’altra vita era stato un consulente per la protezione delle opere d’arte più preziose e il suggerimento essenziale che dava a tutti i suoi clienti era quello di non fare affidamento solo sui sistemi di sicurezza elettronici. Adesso non faceva più quel tipo di lavoro. Questo era pagato molto meglio. E nessuno aveva dato quel consiglio essenziale ai proprietari della Fuseau Gallery.
Erano stati abili a nascondere i sensori sonori e a rendere invisibili i raggi laser che entrano in funzione quando viene disattivato il sistema principale. Avrebbero potuto ingannare un ladro dilettante. Ma a lui bastarono solo pochi minuti per occuparsi del sistema di backup.
La galleria era sua. Poteva prendere tutto quello che voleva.
Ma ciò che aveva reso questo lavoro così bizzarro, era che doveva prelevare solo un dipinto, un Picasso del 1937, Donna che piange.
Come mai Picasso dipinse tante immagini di questa stessa donna, la sua amante Dora Maar, tutte così preziose? Non sembrava logico. Se il genio al culmine del suo potere creativo era in grado di produrre venti, forse anche trenta, dipinti come questo in un solo mese, come era possibile che ciascuno valesse milioni?
Ma questo non era un problema suo.
Rimosse il dipinto dalla parete e lo collocò sul pavimento. Lo avvolse nel lenzuolo di cotone blu scuro che aveva portato con sé, lo mise sotto il braccio e uscì dalla galleria.
Per dimostrare la sua abilità, una volta fuori, ripristinò il sistema di allarme, così i restanti dipinti all’interno sarebbero stati al sicuro.
Non c’erano guardie durante la notte e se ci fossero state telecamere a circuito chiuso in funzione, avrebbero visto ben poco. Il suo volto era coperto, il veicolo che lo attendeva fuori era stato rubato e presto lo avrebbe abbandonato.
Mentre si allontanava lungo la ripida strada di montagna, pensò di nuovo alle istruzioni che gli erano state date per il lavoro.
Doveva prendere il dipinto e metterlo in uno degli armadietti nella stazione ferroviaria di Oloron-Sainte-Marie. Gli era stata data la chiave numero 109 per questo scopo.
All’interno, avrebbe trovato il suo pagamento per il lavoro svolto. Mezzo milione di attuali euro. Gli ci sarebbe voluta metà di una vita trascorsa a lavorare come consulente per la sicurezza per ottenere la stessa somma. L’idea di rompere l’accordo e tenersi il dipinto non l’aveva nemmeno sfiorato. Sapeva che sarebbe stato meglio non fare il doppio gioco con chi aveva commissionato il furto.
Sì, era davvero un lavoro bizzarro. Tanto più che la sua istruzione finale era di aspettare sei mesi e poi dire alla polizia locale dove si trovava il dipinto.
CAPITOLO 1
Prima ancora di prendere in mano il telefono, sapevo già che sarebbe stata una chiamata minacciosa.
Avrebbe potuto essere una delle solite chiamate a freddo, ma compresi fin da subito che stavolta si trattava di qualcosa di più.
“Signor Blake, abbiamo un’opportunità di investimento per lei.” Era una voce americana, proveniente da una di quelle stanze dove si potevano sentire gli altri operatori in background che effettuavano chiamate simili.
Cercai di mantenere la calma. “Non c’è nessuno di nome Blake qui. Ha sbagliato numero.”
L’interlocutore continuò: “So che lei ha bisogno di soldi e che è nei guai fino al collo. Bestridge Investments è un investimento sicuro. È destinato ad aumentare. Posso mostrarle la prova. Non potrà mai perdonarsi se non approfitterà di questa opportunità.”
“Non mi interessa. Io non sono così disperato. Ha chiamato la persona sbagliata.”
“Non tenti di prenderci in giro, James. Sappiamo a quanto ammontano i suoi debiti.”
“Non ho alcun debito, siete in errore. Ora chiudo questa chiamata.”
Premetti il tasto di fine chiamata.
Mi rivolsi a Julia. Lei non riuscì a nascondere la sua preoccupazione. “Problemi?”
Il suo pancione era ormai prominente. Mancavano solo poche settimane alla nascita di nostro figlio. Le immagini ad ultrasuoni mostravano il piccolo uomo che giaceva lì in pace, in attesa che arrivasse il suo momento per gridare e urlare nella follia di questo
“Hanno i nostri nomi. Dicono che stanno promuovendo degli investimenti, una di quelle solite truffe telefoniche, ma io non ci credo. Loro sanno. La nostra copertura deve essere saltata.”
Vivevamo come Charles e Mary Harrington. Erano trascorsi tre anni dagli eventi di Firenze che erano quasi costati la vita a Julia. Ci eravamo trasferiti da Londra alla campagna del Dorset, alle porte di Weymouth. James e Julia Blake non esistevano più.
Avevamo costruito una nuova vita. Julia stava facendo un lento ma positivo recupero.
La polizia ci promise che, una volta aiutati a cambiare le nostre identità, nessuno sarebbe stato in grado di trovarci. Niente era riemerso negli ultimi tre anni, né dall’Italia, né dai Lando.
L’attività della famiglia Lando era rallentata. La loro truffa sullo scarico illegale di rifiuti era stata resa nota. Alfieri e Matteo pagarono per tutto il male che avevano inflitto. Alfieri era morto e Matteo era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di suo padre.
Solo Alessa Lando sfuggì alla punizione. Il suo avvocato, Santoni, creò sufficienti dubbi nella mente dei giurati da non poter essere certi del suo coinvolgimento nella truffa e nelle azioni illegali correlate. Erano stati il marito, Alfieri, e suo figlio, Matteo, i veri protagonisti. Lei venne assolta.
Io e Julia non eravamo mai stati disturbati. Nessuno sapeva dove fossimo. Almeno fino ad ora.
Nessuno di noi due voleva pronunciare il nome Lando ad alta voce, ma sapevamo entrambi che il giorno che avevamo temuto durante questi tre anni era arrivato.
Strinsi la mano di Julia. “Non ti preoccupare. Non permetterò a nessuno di fare del male a te o al bambino.”
CAPITOLO 2
Wolfgang Heller scosse la testa, un gesto che avrebbe potuto costare due vite.
Un ragazzo in Jeep con una bionda magra seduta accanto a lui, rombava ad alta velocità in fondo alla strada, in questo tranquillo sobborgo di San Diego, in una delle vie incontaminate circostanti Mission Bay dove le persone rispettabili allevano bambini, nella grazia di Dio. Proprio mentre Heller camminava e stava per attraversare l’incrocio con la strada vicina, il ragazzo in Jeep gli tagliò la strada, svoltando rapidamente nella via laterale e costringendo Heller a fermarsi di colpo sul marciapiede.
Ecco cosa accadde quando Heller scosse la testa.
Ora l’autista aveva fermato la jeep e lo stava fissando, come se la sua virilità fosse stata messa in discussione davanti alla bionda.
Heller scosse di nuovo il capo.
L’autista uscì dalla macchina e cominciò a mostrare rabbia.
“Hey amico, hai un problema? Stai scuotendo la testa per me?”
Si era allenato duramente per costruire i suoi muscoli, osservò Heller. Pensava di essere uno tosto e di apparire come tale. Ok, avrebbe spaventato molti tranquilli cittadini con quel corpo pompato e tutti quei tatuaggi. E, naturalmente, oggi Heller sembrava un rispettabile e mite cittadino, una facile preda. Perché avrebbe dovuto attirare l’attenzione su se stesso nella sua condotta di lavoro?
Heller scosse di nuovo la testa.
Lasciò che il conducente venisse ad una distanza ravvicinata, invitandolo con un sorriso. Prima che potesse raggiungerlo, Heller lo colpì e gli infilò le dita in entrambi gli occhi, accecandolo. Il ragazzo, incapace di vedere, adesso era diventato lui la facile preda.
Heller gli tirò un calcio alla gamba destra mandandogli il ginocchio in frantumi. Il giovane cadde, urlando. Heller schiacciò con forza la mano tesa del ragazzo e sentì le dita spezzarsi. Ci fu un altro grido. Poi Heller gli frantumò anche l’altra mano. Il ragazzo non avrebbe mai potuto guidare di nuovo.
Ora Heller gli premeva il suo stivale sul collo. Sarebbe stato facile spezzarglielo, condurre questo povero mortale fuori dalla sua miseria per sempre. No, era meglio lasciarlo rantolare nella sua agonia. Mise a segno sei calci all’inguine. Ciò gli avrebbe reso la gestione della bionda piuttosto difficile per alcuni mesi a venire. Non fu una sorpresa, quindi, che il conducente fosse svenuto in questo mondo di dolore disceso all’improvviso su di lui.
La bionda era fuori dalla macchina, urlava contro Heller brandendo il suo cellulare nella mano e gridando che avrebbe chiamato la polizia. Lui le passò davanti dritto e chiuse la portiera della macchina a calci, intrappolando la sua mano. La sentì gridare e, vedendo il telefono caduto a terra, gli tolse ogni segnale di vita disintegrandolo con lo
Gettò la donna contro la macchina. La schiaffeggiò sulla faccia e la tenne sotto di lui.
Poteva vedere la paura nei suoi occhi mentre sentiva palpitare quei seni al silicone. Le afferrò il naso e lo torse fino a farla svenire. Ci sarebbe voluto più di un intervento di chirurgia plastica per rimetterlo in sesto.
Qualcuno, una volta, gli disse che solo un vero psicopatico può reagire in questo modo, senza la necessità di passare attraverso il rituale dell’eccitazione da adrenalina, la discussione, le grida. Era come una molla in attesa di schizzare in qualsiasi momento, in questo momento, proprio qui e ora.
Poteva essere quindi uno psicopatico? Lui non la pensava così. Dopo tutto, era un cittadino responsabile. La gente non dovrebbe mettersi alla guida con un tale disprezzo per gli altri. I bambini potrebbero giocare per le strade, se non fosse per incompetenti come questo soggetto che guidano troppo veloci e senza la dovuta attenzione.
Riprese a camminare. La polizia non avrebbe impiegato molto tempo ad arrivare. Per allora, lui se ne sarebbe già andato. Non era necessario che restasse a lungo in questa città, una volta terminato il lavoro.
Per chi non avesse ancora letto il primo capitolo della serie, può leggere il precedente articolo: La verità celata di Seb Kirby oppure la mia recensione La verità celata.
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