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giovedì 7 aprile 2016

DARK ZONE: Le giornate autore #12 DANIELE BELLO





Buona sera lettori, 
siamo in fondo alla settimana, e come ogni venerdì ho il piacere di chiudere questa giornata autore dedicata a DANIELE BELLO e al suo romanzo Hoenir il druido - La profezia.






Autore: Daniele Bello
Titolo della Saga: (4 volumi) Hoenir il Druido
Titolo Libri: La profezia
Il Libro proibito
L’iniziazione
La resa dei conti
Genere: Epic Fantasy - Young Adult
Pagine: 200
Ambientazione: Un futuro molto simile al Medioevo



Sinossi: Hoenir il druido è un epic fantasy, con elementi mitologici e riferimenti ad antichi poemi epici, ambientato in una terra di un non meglio imprecisato passato (o futuro?), la cui esistenza sembra sconvolta da alcuni sinistri presagi.
La peculiarità di questo romanzo è quella di avere un duplice piano di lettura: da una parte ci sono le vicende dei protagonisti, i quali si muovono in un mondo devastato da un Cataclisma, che ha riportato la civiltà ad uno stato che assomiglia molto al nostro Medioevo; dall’altra, un misterioso scriba raccoglie fogli e pergamene del passato, alla ricerca del filo conduttore di una Profezia, e riscopre le leggende della mitologia ellenica e nordica: è l’antica ed eterna storia dell’umanità che, nei momenti di grande difficoltà, riesce a riprendersi raccogliendo e mettendo in ordine i “cocci” del proprio passato.
Le due storie si intrecciano ed intersecano tra di loro e ben presto quattro ragazzi, poco più che adolescenti, scoprono di essere destinati ad avere una parte rilevante in una svolta epocale, da cui dipende il destino dell’intero universo: le forze del Caos vogliono rientrare nella nostra dimensione e fagocitarla tutta!
Hoenir il druido si lega al senso del meraviglioso in quanto i protagonisti sono chiamati a confrontarsi con la natura che li circonda, con la loro storia personale e con quella della loro civiltà; si scontrano, in tal senso, concezioni diverse della vita: la razionalità di Crise (sacerdotessa di un culto ispirato allo studio della logica e della filosofia), l’emotività di Autolico (che segue, senza neanche troppa convinzione, il culto di Haimal, che privilegia sentimenti e passioni), l’empatia di Hoenir (un druido dedicato al culto della natura), il buon senso - semplice e spicciolo ma efficace - del fabbro Kowen.
In che modo queste caratteristiche tra loro apparentemente incompatibili possano armonizzarsi tra di loro, sarà il lettore a scoprirlo, in questo viaggio che si interroga sul valore della storia e della tradizione, sulla grandezza della propria forza interiore e sull’importanza dei messaggi che la natura ci trasmette attraverso il Wyrd.


1. La profezia

Il ladro Autolico, convinto sin dalla nascita di essere un fallito, fugge con il bottino della sua prima rapina e si inoltra nella Foresta degli Spettri, solo per incontrare un orrendo mostro gelatinoso pronto a ghermirlo con i suoi tentacoli. Il fabbro Kowen salva una ragazza dalle molestie del figlio dell’Esarca di Nea Beograd, provocando per caso la morte di quest’ultimo; inseguito dalla Guardia Civica, monta a cavallo e abbandona il suo paese natio. La sacerdotessa Crise è tormentata da giorni da un incubo ricorrente, da cui si sveglia, madida di sudore, ma con in mente un pensiero ricorrente: una voce nascosta sussurra un nome e l’immagine - sempre più definita - della città di New Haven. Hoenir il druido, un giovane apprendista che ha dedicato la sua vita allo studio della natura, è riuscito, nelle sue meditazioni, a entrare in contato con le Driadi, le Ninfe del bosco.
I quattro personaggi sono destinati a incontrarsi, dopo molte peripezie, alla Locanda del Drago Rosso di New Haven, uno dei borghi più importanti delle Terre Desolate.
A questo punto entra in scena il saggio Daeron, che si trova a New Haven alla ricerca di un libro proibito e del senso di una misteriosa profezia. Una setta maledetta, la Chiesa dei Figli dell’Oscurità, ha tramato e tuttora trama nell’ombra, nel corso dei millenni, per agevolare il ritorno delle forze del caos, cui diedero il nome di Ancestrali o Grandi Antichi.
La Compagnia decide di entrare nottetempo nella dimora del Duca, alla ricerca del libro proibito. Ritrovare il manoscritto non si rivelerà facile sia per la struttura labirintica dell’edificio, sia perché il Duca di New Haven si rivela essere, in realtà, il servo di un Demone proveniente da un altro universo e da questi trasformato in vampiro.






L'autore: Laureato in Giurisprudenza nel 1995 e Avvocato dal 1999, attualmente è il responsabile Affari Legali della Toyota Motor Italia S.p.A.
Ha scritto la serie “Racconti senza tempo” in cinque volumi, dedicati ai miti e alle leggende del passato, pubblicati inizialmente su www.ilmiolibro.it e attualmente disponibili su www.bifrost.it e su www.writingshome.it. Ha una pagina “Facebook” dedicata ai miti.
Con la “LiberIter” ha pubblicato l’e-book Mitologia Ellenica (2 voll.), la raccolta Memorie di un Druido e vari racconti per le raccolte Decamerone e La mia storia.
Con “Edizioni per sempre” e con “GDS” ha pubblicato Hoenir il Druido – La Profezia e Hoenir il Druido –Il Libro proibito, primi capitoli di una saga fantasy.
Collabora: sul sito www.bifrost.it, per il quale ha scritto articoli di mitologia greca, ha curato la traduzione dei poemi di Esiodo (Teogonia e Le Opere e i giorni) e ha iniziato la traduzione dell’Iliade di Omero; con la rivista “Beautiful Freaks” come critico musicale; con la “Dark Zone” per le raccolte di racconti ispirati alle festività.






Carme per il giovane bardo.

Ascolta, giovane e inesperto narratore,
le imprese immortali del Druida prescelto,
al cui nome tremano ancora
le Forze Oscure degli Antichi Sovrani.
In epoche buie, di cui è lecito appena
sussurrare il nome,
la Terra in cui vivi venne sconvolta
dal flagello dei Figli del Male.
Essi emersero dalla terra,
squarciarono il cielo,
e il Terrore seminarono tra Elfi e umani.
Ma i Saggi colsero un segno nel cielo stellato,
messaggero di morte e distruzione per il Nemico,
e forze ancestrali vennero in nostro aiuto.
Polvere divennero i Figli dell’Oscurità
eccelsa la gloria di chi li ridusse in cenere,
gravoso il dovere del bardo di renderla immortale.
Perciò prestami, o Ninfa ispiratrice
del canto sacro agli Elfi e alle Fate,
una misera parte della tua maestria,
perché i miei versi abbiano la forza
di sopravvivere all’erosione del tempo...

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