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lunedì 6 aprile 2015

Presentazione: Sul filo del rasoio – Racconti di vite disperate di Elisa Liliana Locatelli

Autrice: Elisa Liliana Locatelli
Titolo del libro: Sul filo del rasoio – Racconti di vite disperate
Genere: racconti drammatici
Editore: self publishing
Uscita: 17.04.2015
Numero pagine: circa 92
Prezzo: € 0.99 formato ebook

Acquistabile su Amazon


Sinossi: Suicidio, violenza sulle donne, omicidio, autolesionismo: tematiche difficili da trattare ma tremendamente contemporanee. Sì, sono racconti pesanti, ma il gioco vale la candela. L’obiettivo di questa antologia è accompagnare il lettore nel viaggio della comprensione, illuminare la via del dolore. Dobbiamo aprire gli occhi e capire che molto spesso incontriamo persone che nascondono il vero “io”, i veri problemi: il seme del disagio si insinua ovunque. 
Non giudichiamo: ascoltiamo, capiamo, aiutiamo.


Biografia dell'autrice: Elisa Liliana Locatelli nasce il 22 marzo 1990: deve i suoi nomi al fratello maggiore –che scelse il nome Elisa- e alla nonna paterna –che si chiamava Liliana come lei-. 
Passa un’infanzia felice, coccolata dai genitori e dagli amici di famiglia, finché raggiunge l’adolescenza: qui iniziano –purtroppo- le prese in giro da parte dei suoi coetanei. Vittima di bullismo, Elisa è costretta ad affrontare svariati problemi personali fino all’età di ventitré anni: è solo allora che –finalmente- riesce ad uscire dal vortice nero della depressione. 
Ha studiato scienze sociali al liceo, per poi iscriversi all’università Statale di Milano, dove frequenta Scienze Infermieristiche, che però abbandona poiché capisce che non è la sua strada: è così che inizia a frequentare corsi di cucina per dilettanti. 
La scrittura le ha salvato la vita più di una volta, poiché è stata la sua valvola di sfogo: ha iniziato a scrivere a quindici anni, in uno dei momenti più bui della sua vita. E’ stata proprio Ada, la protagonista del suo romanzo “La farfalla dalle ali bucate”, ad aiutarla a superare quei momenti grigi, quando credeva che tutto era nero. 

Ha autopubblicato su Amazon diverse sue opere: 
- “Un nuovo inizio”, romanzo breve erotico uscito il 15 dicembre 2014 
- “La farfalla dalle ali bucate”, romanzo drammatico young adult uscito il 6 gennaio 2015. 

A breve uscirà l’antologia “Sul filo del rasoio - Racconti di vite disperate”. 
Al momento sta lavorando a una storia a episodi che viene pubblicata sul sito www.haremsbook.com (intitolata “Notti brave al Naked”, di genere erotico), a uno spin off de “Un nuovo inizio” (sempre genere erotico) e alla propria autobiografia. 
Tra i suoi libri preferiti: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F., Il giovane Holden di J.D. Salinger e la saga di Harry Potter di J.K. Rowling.


Introduzione all'opera: Questa raccolta di racconti tratta di diverse tematiche: autolesionismo, suicidio, autoerotismo, omicidio, amore, violenza.
Racconti di vite disperate è una raccolta che vuol far riflettere sulle problematiche della società del giorno d’oggi, problematiche che raramente vengono affrontate.
Quante persone soffrono di autolesionismo? Quante persone usano il sesso come valvola di sfogo? Quante persone giungono ad uccidersi poiché non vedono altra via d’uscita? Quante persone sono abbandonate a loro stesse e non ricevono aiuto? E quante, invece, rifiutano questo aiuto?
Purtroppo sono molte e spesso i problemi vengono sottovalutati.
Questa raccolta non risolverà i problemi di nessuno, ma spero con tutta me stessa che aiuti molti di voi lettori a riflettere su cose di cui –magari- ignoravate l’esistenza, ma, soprattutto, spero che aiuti a superare i pregiudizi nei confronti di quelle persone che vengono considerate pazze perché autolesioniste o drogate o con istinti suicidi: sono come tutti voi, semplicemente hanno bisogno di aiuto.
E quell'aiuto potrebbe arrivare proprio da voi.
Buona lettura.


Un estratto: S'avvicinò al parapetto del ponte e si sporse per osservare il fiume che lento e inesorabile scorreva. Le acque erano semplicemente gelide. Bastava un semplice bagnetto di nemmeno dieci minuti per congelare. 
Osservò attentamente il fiume scorrere per parecchi minuti, per poi annuire lentamente. Che senso aveva? Nulla, ormai, aveva più un senso. 

Piegò appena il capo di lato e passò la lingua sulle labbra, giusto per inumidirle ed evitare che si spaccassero a causa del freddo. Ironia della sorte: la cosa che più lo preoccupava era avere le labbra screpolate. 
Si sedette sul parapetto con le gambe a penzoloni nel vuoto, fissando ancora l'acqua scorrere.
Fece un respiro profondo e chiuse gli occhi, lucidi e arrossati per le lacrime versate. 
Prima che potesse cambiare idea estrasse una pistola. Aprì la bocca e la richiuse attorno alla canna. Pochi attimi e premette il grilletto.
Non sentì niente, non fece nemmeno in tempo a pensare "Sto morendo" che tutto era finito.
Il suo corpo cadde in avanti e finì nel fiume.
Forse lo avrebbero ritrovato dopo giorni e giorni.
Forse.
Ma alla fine che importava? 
A nessuno importava che vivesse. 
A nessuno importava che si fosse ucciso.
Lo sbaglio era stato eliminato. 
L'inutilità che non riusciva a far niente per nessuno era stata eliminata.
Ora tutti sarebbero stati meglio.



Per saperne di più...
Twitter: @elyl90

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