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mercoledì 29 aprile 2015

WWW... WEDNESDAY! #12


Buon pomeriggio lettori! Eccoci di nuovo alla nostra rubrica del mercoledì. 
E' molto semplice, basta rispondere alle seguenti domande: 

1. What did you recently finish reading? (Cosa hai appena finito di leggere?)
2. What are you currently reading? (Cosa stai leggendo adesso?)
3. What do you think you'll read next? (Quale sarà il prossimo libro che leggerai?)


Ho recentemente finito di leggere:
 
La chiave bianca di Erica Stori
(cliccare sul link per leggere la recensione)


Sto leggendo:
I Guardiani degli Inferi - Genesi di Daniela Ruggero


Leggerò:
I guardiani degli inferi - La vendetta dell'eletta (Spin Off - Genesi) di Daniela Ruggero


QUALI SONO I VOSTRI TITOLI?

lunedì 27 aprile 2015

BLOG TOUR - La Chiave Bianca di Erica Stori

Buongiorno lettori! Oggi L'essenziale è invisibile agli occhi ospita la quinta tappa del Blog Tour Ufficiale di Erica Stori per la presentazione del suo romanzo “La chiave bianca” (acquistabile su Amazon). Le prime quattro tappe ci hanno dato un assaggio di questo romanzo, la presentazione dei suoi personaggi e dell'autrice stessa. Oggi invece cercheremo di conoscere meglio alcuni dei personaggi attraverso un’intervista.



Intervista ai protagonisti de LA CHIAVE BIANCA

A. Ciao Eva e Brando, benvenuti. La storia di cui siete protagonisti è davvero curiosa. Non riuscivo a staccarmi dalle pagine e vorrei porvi alcune domande. Eva, come mai provi così tanto risentimento per tua madre?

E. Penso che l’aver vissuto un’infanzia difficile, senza mio padre, abbia scatenato delle reazioni di rabbia contro mia madre che inconsciamente incolpavo per la sua assenza. I rapporti si sono guastati per questo clima teso, fino a trasformarsi in vera e propria battaglia. Suppongo di essere stata veramente scontrosa e crudele a volte con mia madre, ma poi il mio occhio del cuore mi ha indicato la via.


A. Cosa ti spinge a un certo punto ad andare dalla tua bisnonna Lucia?

E. Dopo che mi è stata consegnata la chiave ero molto confusa e agitata. Qualcosa in me stava cambiando, così quella mattina durante la mia passeggiata sull'argine del Po mi è venuta nostalgia del passato, di quando ancora tenevo ai miei rapporti familiari, e in quel momento di fragilità ho capito che l’amore della famiglia è vitale.


A. L’amicizia con Luisa continua?

E. Sì, ma non è più come prima. Luisa non si sa controllare, si fa del male da sola senza rendersene conto e capisce di aver sbagliato solo perché deve sopportare le conseguenze dei suoi errori. Ma l’amicizia è anche questo, accettare pure i lati oscuri. 


A. Infine… L'incontro con Sbitter e successivamente con il dottor Feller ti ha letteralmente cambiato la tua vita al punto di riuscire a vedere il mondo che ti circonda in modo completamente diverso a partire proprio da coloro che ti vivono accanto. Cosa pensi di fare della tua vita? Rimarrai a Corte Stella? Manterrai il tuo lavoro di pittrice?

E. Sono molto cambiata, è vero. Corte Stella sarà sempre la mia casa e ci tornerò sempre, tra un viaggio e l’altro, tra una mostra d’arte e l’altra… quindi sì dipingerò ancora.


A. Brando, questo viaggio durante il quale hai rivissuto la tua esperienza con la droga ha cambiato molto anche te. Cosa di tutto questo ti ha segnato nel profondo a tal punto di stravolgere la tua vita?

B. Eh, già stare con Eva stravolge la vita! Ahahahahah. Voi non la conoscete ancora, ma quando la conoscerete mi darete ragione. Per quel che mi riguarda questo viaggio è andato di pari passo con uno introspettivo che non si può non affrontare là, in quel luogo che non posso rivelare ma che ti obbliga a pensare e a mettere a posto le cose dentro te. Sei da solo con te stesso, hai paura. Anch'io sono cambiato tanto, sono meno superficiale, affronto i problemi e riesco ad accettare il mio passato; ciò mi dà la forza per vivere e non sopravvivere come facevo prima.


A. In tutti questi anni non ti è mai fatto avanti con Eva.. sappiamo quanto forte sia il sentimento che vi lega, ma quale ostacolo ti ha sempre impedito di fare un passo verso di lei?

B. Eva, era lei l’ostacolo. Ogni volta che tentavo un approccio mi diceva che ero come un fratello per lei e questo mi faceva arrabbiare di brutto. Ma Eva bisogna prenderla com’è, altrimenti scappa e io non volevo perderla; mi bastava anche l’amicizia. Beh, diciamo che sapevo accontentarmi. Ma poi… Brando è sempre Brando… ahahahah


A. Ultima domanda che rivolgo ad entrambi: siete fidanzati?

B. No comment.



Potete trovare qui la pagina Facebook dedicata al romanzo, mentre questo è il sito ufficiale dell’autrice Erica Stori.

Vi allego anche il programma completo per seguire tutte le tappe del tour:

20 APRILE: Presentazione Tour e Anteprima —> A zonzo fra le pagine

21 APRILE: I Personaggi e Dreamcast —> Atelier di una Lettrice Compulsiva

23 APRILE: Intervista all’autrice —> L’angolino di Ale

24 APRILE: I luoghi del romanzo —> Books… what else?

27 APRILE: Intervista ai protagonisti —> QUI su L’essenziale è invisibile agli occhi

28 APRILE: Le tematiche del romanzo —> Fantasticando sui libri

30 APRILE: Playlist ispirata al romanzo —> I segreti di un Goodreader

1 MAGGIO: Gli estratti più belli —> Ombre Angeliche

4 MAGGIO: Recensione del romanzo —> Le Parole Segrete dei Libri

Cosa ne pensate di questa autrice e del suo intrigante romanzo? Mi raccomando seguite il blog tour e buon divertimento!

domenica 26 aprile 2015

Presentazione: La sabbia delle streghe, Milmay la nuova regina di Teresa Di Gaetano

Titolo: La sabbia delle streghe, Milmay la nuova regina
Autrice: Teresa Di Gaetano

Editore: self-publishing YOUCANPRINT
Genere: fantasy
Uscita: Aprile 2015
Volume: quarto libro della saga. Si legge preferibilmente dopo la trilogia della principessa Primrose, in particolare dopo “Alla ricerca dei ricordi” perché continua a raccontare le vicende della principessa.
Numero pagine: 308
Prezzo: € 20,00 formato cartaceo
ISBN: 978-88-91185-34-1

Si può acquistare scontato in tutti gli stores di internet, compreso IBS.
Link d’acquisto Amazon


SinossiSono passati alcuni anni da quando la principessa Primrose ha salvato il GranRegno dalla distruzione totale. Milmay, principessa del regno di Duverger, ha trascorso buona parte della sua adolescenza in tutta tranquillità chiusa nel suo Castello. Un giorno le viene a fare visita Naska, una delle due figlie gemelle di Primrose, che le chiede di impugnare le armi e spodestare così il nonno, re Melville, dalla sua tirannia. Nel frattempo, emergono segreti mai svelati a corte dal vecchio Re Kandahar. Milmay non è l’unica erede al trono di Duverger. Il vecchio Re, poco prima che lei nascesse, aveva messo incinta una serva che aveva dato alla luce Rosana, una figliastra. Il padre invita la figlia Milmay a partire, ma lei non si decide per lungo tempo. Essendo stata vittima del maleficio di una delle Tredici Streghe Nere ed essendo sempre vissuta tra le mura del Castello per paura di essere di nuovo colpita da qualche maleficio, non vuole partire, ma poi un attacco improvviso al suo Castello le farà cambiare idea. 
Sette principi del GranRegno. Sette principi che non hanno regnato. Ma qualcosa ora finalmente si è mosso. La stirpe di Primrose reclama di nuovo il dominio sul GranRegno. 
Milmay è l’unica, sola, fanciulla che potrà ridare il GranRegno alla casata di Primrose. 
Ma sarà veramente lei la nuova regina? Colei che permetterà di far ritornare a regnare i Sette principi? O qualcuno o qualcosa glielo impediranno? Scopritelo leggendo questo appassionante nuovo libro della saga.


Per saperne di più...

CAMPARI A COLAZIONE - Sara Crowe

Cose da fare:
- Scrivere un libro
- Trovare un fidanzato
- Essere felici.


DAL CAST DI QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE
AL GRANDE DEBUTTO IN LIBRERIA,

CAMPARI A COLAZIONE DI SARA CROWE,

UN ROMANZO IRONICO, PROFONDO E ORIGINALE,
CHE CONQUISTERÀ ANCHE I PALATI LETTERARI PIÙ RAFFINATI.



Nel 1987, il mondo di Sue Bowl cambia per sempre. Sua madre muore,lasciandola con la sensazione di aver perso una parte vitale di sé. E come se non bastasse, suo padre se la fa con un’orribile mangiatrice di uomini di nome Ivana. Ma la madre le ha sempre detto di fare del proprio meglio con quello che ha, e ciò che le è rimasto sono il suo amore per la scrittura e una zia a dir poco stravagante. Così Sue si trasferisce per un po’ nella malmessa magione di famiglia di zia Coral, Green Place, insieme a un numero sempre crescente di eccentrici personaggi. Qui avrà modo di scrivere - anche se forse non è quella grande scrittrice che credeva - e di imparare cos’è l’amore. Avrà tempo di crescere e di fare pace con il passato.

DAL 5 MAGGIO IN LIBRERIA




Reviews
“Un romanzo incantevole, ricco di humor. Ti lascia con il sorriso sulle labbra.”
Amazon Reviews

“Intenso, umoristico e colmo di sorprese.”
Daily Mail


L'autrice
Già nota come attrice di teatro, cinema e tv - faceva parte del cast di Quattro matrimoni e un funerale - debutta come scrittrice proprio con Campari a colazione e, riaprendo vecchi quaderni di appunti, alcuni personaggi sono tornati a far sentire la propria voce.



DIVENTATE PROTAGONISTE DI
CAMPARI A COLAZIONE!

Campari a colazione blogtour
Dal 5 al 15 maggio non perdete il blogtour dedicato al romanzo più ironico e originale dell’anno. Tantissime recensioni, commenti, ma soprattutto…
sarete tutte coinvolte! Continuate a seguirci per saperne di più…





Il romanzo inizia proprio con un accenno allo Zibaldone.
Voi ne avevate uno? Dal 5 al 15 maggio
cercate su Facebook il post dedicato,
commentate scrivendo un pensiero speciale, un giorno che non dimenticherete mai o un oggetto che tenete custodito nel vostro diario… una di voi potrà ricevere una copia di Campari a colazione e tutti i materiali saranno raccolti nell’album “Lo Zibaldone di Harlequin Mondadori”. Cosa aspettate?







E infine… Non perdete l’intervista con l’autrice:
Sara Crowe si racconta ad Harlequin Mondadori.
Volete in anteprima una piccola curiosità?

Non può fare a meno del caffè, è la sua linfa vitale!

giovedì 23 aprile 2015

Presentazione: La verità celata di SEB KIRBY

Serie thriller bestseller internazionale ora disponibile in Italia!



In qualità di docente presso l'Università di Liverpool, Seb Kirby è stato una figura di spicco nel campo della ricerca, con l’utilizzo innovativo del laser nel restauro dei dipinti e delle opere d'arte. Questo lo ha condotto in Italia e ha ispirato l'amore per il nostro paese e per il suo patrimonio artistico.
Nel 2012, ha lasciato l'insegnamento e la ricerca per perseguire la sua ambizione di tutta la vita: diventare un autore di romanzi thriller. Tramite self publishing, in poco tempo la sua Serie thriller di James Blake è diventata un bestseller internazionale. Il primo libro della serie, Take No More, ha venduto oltre 100.000 copie ed è apparso regolarmente nella classifica Top 100 di Amazon Kindle.
Seb Kirby dice: “I recenti cambiamenti nel mondo dell’editoria, con l’avvento dell’eBook e del self publishing, hanno permesso agli autori di raggiungere il successo confidando nel pubblico che decide in autonomia cosa leggere. Ciò ha portato ad una crescente generazione di nuovi scrittori, della quale sono orgoglioso di far parte. Quando ho iniziato a scrivere crime fiction, per me è stato naturale attingere all’esperienza che avevo accumulato nel mio lavoro di ricerca sull’arte e sul restauro. 
E, nello sviluppo di questi temi, li ho poi arricchiti con l’importante questione della criminalità nel mondo dell’arte. Dopo la droga e le armi, i furti d'arte costituiscono il terzo crimine internazionale più diffuso. Questo è un tema ricorrente nell’intera Serie di James Blake. Ma, fondamentalmente, la serie narra storie di persone ordinarie e piene di difetti che reagiscono con successo ad avversità, in apparenza, insormontabili.
In collaborazione con una talentuosa traduttrice italiana, Monica R. Pelà, il primo libro della serie è ora, per la prima volta, disponibile in italiano con il titolo La verità celata, sia in formato eBook che in versione cartacea.



Per maggiori dettagli, si prega di contattare Monica R. Pelà tramite email:

Twitter: @sebkirbyitalia



I links a La verità celata sono i seguenti:


DESCRIZIONE E SINOSSI DE “LA VERITÀ CELATA”
Dall'autore internazionale di Best Sellers, Seb Kirby, LA VERITÀ CELATA è una storia affascinante di crimine, corruzione e complotti. È un libro imperdibile per tutti i fans di Dan Brown, Harlan Coben, Daniel Silva e per tutti coloro che amano i thriller stimolanti ed emozionanti.

"Un viaggio artistico nel crimine - emozionante e originale"
Julia Blake è una restauratrice che si occupa di arte classica. La sua specialità è quella di indagare sotto la superficie dei dipinti per scoprire cosa nascondono. Lei è sicura che un buon numero di preziosi dipinti mancanti, ritenuti 'perduti o distrutti', siano in realtà stati sovradipinti con un altro lavoro, come metodo per nasconderli. A tale proposito, Julia ha rintracciato a Firenze una collezione di dipinti che sembra molto interessante ed è andata in questa città per cercare di scoprire un capolavoro nascosto e affermarsi nel mondo dell'arte.

La verità celata inizia quando James Blake, il marito di Julia, rientra nella loro casa a Londra e scopre che lei è stata uccisa. Che cosa l'aveva riportata a Londra senza preavviso? Perché qualcuno ha commesso questo sconvolgente crimine?

Blake è deciso a trovare i suoi assassini ma ha poco a cui aggrapparsi. Solo l'ultimo messaggio che Julia gli ha inviato dal suo telefono cellulare, 'Aiutami', con un allegato che mostra il dipinto di Michelangelo 'Leda e il cigno'.

Come primo sospettato del delitto, James fugge dall'Inghilterra e si trova a percorrere una strada lastricata di inganni e pericoli attraverso i paesaggi mozzafiato di Venezia e Firenze in un mondo sommerso fatto di crimine, cospirazione e corruzione. Un percorso che lo porterà a scoprire l'assassino e la shockante verità celata dietro il mistero.


DOMANDE & RISPOSTE CON SEB KIRBY
D: Perché ha voluto scrivere di una persona comune che, improvvisamente, si trova in una situazione in cui deve affrontare un omicidio e la criminalità organizzata?

La maggior parte delle volte traggo ispirazione da persone ordinarie e piene di difetti, poste in situazioni che le portano al di fuori della loro vita normale. E’ interessante osservarle mentre lottano contro quelli che, per loro, sembrano essere ostacoli insormontabili. Alla fine, voglio risolvere le cose dalla loro parte. Se volete, potete considerarlo il mio modo per compensarle dei torti subiti. Che cosa fareste, quindi, se voi e la vostra famiglia entraste nel mirino della criminalità organizzata per essere uccisi e aveste solo pochi deboli indizi riguardo il motivo per cui siete stati proprio voi i prescelti?

D: Perché il crimine nel mondo dell'arte funziona come tema principale della serie?

Dopo la droga e le armi, i furti d'arte costituiscono il terzo crimine internazionale più diffuso. Secondo una stima, si parla di 6.000 milioni di dollari ogni anno. La criminalità organizzata è dietro molti dei furti d'arte più noti. Le opere d'arte rubate sono utilizzate come mezzo di scambio tra i membri della criminalità organizzata. Mi interesso all’arte da molto tempo. Prima di essere uno scrittore a tempo pieno, gran parte del mio lavoro includeva i metodi utilizzati per restaurare dipinti e sculture. Mi sembrava, quindi, naturale attingere da queste conoscenze per creare il mondo nel quale è immerso James Blake. Scoprire cosa si cela sotto l'opera d'arte e la sua storia è anche un buon veicolo per sviluppare il mistero e la suspense che, con grande impegno, ho cercato di trasmettere nella serie.

D: Ci dica di più sui luoghi nei quali è ambientata la serie?
La cospirazione criminale affrontata da James Blake è di portata internazionale. Ne LA VERITÀ CELATA, il primo della serie, gli eventi si svolgono a Londra, Firenze e Venezia.


CAPITOLI DI APERTURA DE “LA VERITÀ CELATA”

CAPITOLO 1

Venerdì, 29 Agosto
Non potevo sapere che quel giorno, tra tutti i giorni, sarebbe stato quello che avrebbe cambiato la mia vita così tanto in peggio. Scesi le scale a lato della Cattedrale di Southwark. Avevo lasciato il lavoro in tempo per arrivare a Borough Market mentre era ancora aperto. Julia era lontana, a Firenze, stava lavorando su un progetto per il suo studio di conservazione delle opere d’arte, era assorta nel suo lavoro di restauro dei dipinti e non ci vedevamo da oltre un mese.
Il vecchio Mercato negli ultimi anni si era trasformato, con l’arrivo a Londra di tanti giovani lavoratori da tutto il mondo. Ora quasi tutti i gusti e tutte le cucine erano rappresentati sulle affollate bancarelle incastrate al di sotto della sovrastante ferrovia vittoriana, i cui robusti supporti d’acciaio formano un tetto ornamentale.
Era ancora una meraviglia per me quanto io amassi Julia. E quanto mi amasse lei. Eravamo anime gemelle. Era così semplice. Né potevo credere a quanto eravamo stati fortunati ad acquistare l’appartamento con vista sul Tamigi.
Appena abbandonato il Mercato, la vista sul fiume, seguendo l’argine con la cattedrale di St Paul che domina l’orizzonte opposto, era magnifica. Il Tamigi scorreva sempre turbolento e pieno di interessi, un fiume attraversato da veicoli di ogni forma e dimensione.
Svoltando sulla riva del fiume, popolare tra i turisti ma ancora in grado di mantenere a sufficienza il fascino che per secoli l’aveva resa un luogo misterioso, camminai attraversando un tunnel basso con i mattoni a vista dove un busker, senza dubbio un giovane musicista proveniente da una delle orchestre di Londra, stava suonando Brahms. Passai davanti al ristorante all’aperto che si trova ai piedi del nostro condominio, digitai il numero di sicurezza sul touchpad, aprii la porta e salii la rampa di scale che portava all’appartamento.
C’era qualcosa che non andava. La porta dell’appartamento era aperta. Non socchiusa, ma aperta di quattro o cinque centimetri.
Non avevamo mai lasciato la porta aperta, non importava quanto fosse efficace il sistema di sicurezza del palazzo.
Mi avvicinai alla porta, tremando. Spinsi per aprirla ma oppose resistenza. Qualcosa dietro la porta ne impediva l’apertura. A quel punto spinsi più forte finché non cedette e forzai la mia entrata.
Era Julia. Crollata contro l’interno della porta mentre cercava di fuggire dall’appartamento.
C’era sangue dappertutto.
Cercai di sentire il suo battito cardiaco, sul polso o sul collo, ma non ce n’era più alcuna traccia.
Sentivo la tristezza più profonda scaturire dalle fondamenta della mia anima. Lanciai un grido che anticipò un urlo di amaro rimpianto, seguito da lacrime che scossero tutto il mio corpo. Qualcuno l’aveva uccisa. Il suo corpo era ancora caldo. Doveva essere accaduto non molti minuti prima.


CAPITOLO 2

La polizia arrivò subito dopo la mia chiamata.
Non mi venne permesso di rimanere nell’appartamento a lungo. Mentre una squadra della scientifica si stava mettendo al lavoro per analizzare la scena del crimine, mi fu gentilmente suggerito che sarebbe stato meglio se avessi dato quante più informazioni possibili presso il Commissariato, per consentire loro di mettersi sulle tracce dell’assassino.
L’ispettore, il cui nome era Hendricks, fu molto convincente.
Rimasi per più di un’ora con un agente di polizia di sesso femminile in una piccola stanza della stazione di polizia di Euston ricevendo, letteralmente, sostegno per il lutto. Ma c’era qualcosa di falso nel suo modo di fare, come se stesse prendendo tempo, mentre altrove, nello stesso edificio, venivano fatte le indagini su ciò di cui io non ero a conoscenza.
Ed ora, io stavo rispondendo alle domande seduto su una sedia scomoda, in una sala interrogatori adiacente che puzzava di sudore e di corruzione. Ricordai gli eventi più immediati: Nome: James Blake. Età: trentun’anni. Occupazione: produttore radiofonico.
Altezza: 1.85 m. Occhi: nocciola.
Dove ero stato quel giorno? Perché ero tornato a casa? Come avevo trovato Julia? Perché non mi aspettavo il suo ritorno?
Nulla di ciò che dissi venne contrassegnato come “fuori luogo”.
“Signor Blake, riesce a pensare ad un qualsiasi motivo per cui sua moglie poteva essere uccisa?”
Hendricks, che aveva deciso di radersi completamente a zero presupponendo che nessuno avrebbe poi notato la sua calvizie, aveva occhi che erano un po’ troppo distanti tra loro. C’era uno sguardo in quegli occhi che mi suggeriva di non fidarmi di lui, nemmeno se fossimo stati gli ultimi due sopravvissuti sulla Terra.
La mia mente non stava funzionando. Lo shock era stato troppo grande.
Perché qualcuno avrebbe voluto ucciderla? Non aveva senso.
“Le vengono in mente eventuali minacce che le erano state fatte? Qualche nemico?”
continuò Hendricks.
“No, niente, voglio dire...nessuno.” Era tutto quello che riuscivo a dire.
Qual era il punto? Se n’era andata. Quello era il fatto più triste e inesorabile.
“Sua moglie...è quasi certo che conoscesse il suo aggressore” disse Hendricks. “Non c’era alcuna entrata forzata, sia all’ingresso principale del condominio che alla sua porta.”
L’ottanta per cento degli omicidi sono compiuti da persone note alla vittima. Quindi, era forse una sorpresa il fatto che la polizia cercasse spesso la soluzione il più vicino possibile a casa?
“Non riesco ad immaginare qualcuno che avrebbe voluto fare del male a Julia.”
“Non ci resta che verificare tutti i suoi contatti” disse Hendricks con una sottintesa nota di rassegnazione. “Non se ne può fare a meno.”
Perché mi sentivo come se stessero già pensando di incastrarmi? Che fine aveva fatto il sostegno per il dolore della perdita?
Cosa sapevano che non mi stavano dicendo? Come potevano pensare che sarei stato in grado di aiutarli quando ero così angosciato?
“Lei teneva una rubrica nel suo cassetto del comodino.”
“L’abbiamo trovata.” Hendricks sembrava deluso. “Ci vorrà un po’ di tempo per lavorare su quella lista. E abbiamo preso il computer dall’appartamento. Ci serve per esaminarlo. È il suo computer?”
“Sì, è il mio. Julia usa un laptop.”
“E dove lo tiene?”
“Al lavoro. Presso lo studio di restauro.”
“Quindi non c’è niente di insolito, che lei sappia, riguardo i recenti contatti di sua moglie?”
“Non capisco cosa lei si aspetta che le dica.”
“Beh...potrebbe iniziare parlandomi della relazione di sua moglie.”
Non c’era alcuna compassione nella voce di Hendricks.


CAPITOLO 3

Non ci volevo nemmeno pensare.
Qualcuno me l’aveva detto, ma io non riuscivo a ricordare chi fosse stato. Avrebbe potuto essere mio fratello Miles, che lavorava come giornalista da oltre dieci anni. La polizia sa mentire pur di ottenere un risultato.
Altrimenti perché Hendricks mi avrebbe detto che Julia era stata infedele? Non era altro che un inganno per aiutarli ad incolparmi del suo omicidio?
O avevano trovato qualcosa tra gli oggetti di Julia nell’ora in cui mi avevano fatto aspettare?
“Non ho idea di quello che lei voglia dire” affermai. I miei pensieri cominciavano a schiarirsi abbastanza per riuscire ad affrontare ciò che l’ispettore mi aveva detto.
“Sua moglie, signor Blake, era una donna attraente.” Hendricks si stava riscaldando prima di far partire il colpo. “Ha trascorso del tempo lontana, per il suo lavoro. Tutta una serie di uomini deve averci provato, in cerca di fortuna. Non pensa che lei, alla fine, avrebbe potuto cedere al fascino di uno dei gigolò italiani che deve aver incontrato nei suoi viaggi di lavoro per la conservazione delle opere d’arte?” Fece risuonare conservazione delle opere d’arte quasi come una perversione. “Firenze, non è vero?”
Sentivo crescere la mia rabbia. Stava emergendo nonostante il peso del dolore che sentivo.
Hendricks stava deliberatamente giocando con le mie paure. Sperava di avere fortuna, sperava che mi sarei arreso e, se davvero ci fosse stata una relazione, avrebbe potuto sfruttarla come movente.
“Guardi, mia moglie è stata uccisa, io sono in uno stato di shock e lei sta facendo insinuazioni sulla sua eventuale infedeltà. Mi dica quello che sa. O mi lasci in pace.”
“So come si deve sentire.” C’era una nota di compassione nella voce dell’ispettore che non avevo colto prima. “Ma sa, dobbiamo appurare i fatti il più rapidamente possibile. Abbiamo trovato questo.”
Hendricks passò dall’altra parte del tavolo una cartolina sigillata in un sacchetto trasparente. Raffigurava una tipica scena turistica, mostrando il Ponte Vecchio a Firenze risplendente di notte, a cavallo dell’Arno.
“La giri.”
Lessi le parole del messaggio con paura e angoscia crescenti. Il messaggio diceva:
Come sempre, amore mio perfetto.
Ricordati gli schiavi di Michelangelo.
Non vedo l’ora di rivederti.
Giancarlo
“Lo abbiamo trovato vicino al suo comodino, tra le pagine del libro che stava leggendo.
Lei conosce questo Giancarlo?” Chiese Hendricks. “Avanti, me lo dica. Quell’uomo deve averla frequentata per tutto il tempo in cui è rimasta a Firenze e lei ha scoperto tutto. Così le è venuta l’idea di ucciderla e poi di allontanarsi dal suo bell’appartamento con vista sul Tamigi, vero?
“Lei dev’essere pazzo.”
“Abbiamo controllato. L’assicurazione sull’appartamento era stata aumentata solo sei settimane fa. Se uno di voi due fosse morto, l’altro avrebbe ottenuto abbastanza soldi per pagare il mutuo. Un mezzo milione di sterline fresco fresco.”
“È stato il nostro avvocato a consigliarci di farlo. Il valore dell’appartamento è quasi raddoppiato da quando l’abbiamo comprato. Lo sa come sono i prezzi degli immobili a Londra. Non vi è nulla di sinistro in questo e non so chi diavolo sia Giancarlo o perché abbia scritto quel messaggio a mia moglie. E io non l’ho uccisa.”
“Era ritornata a Londra e non le aveva né telefonato, né scritto?”
“No, non l’avevo sentita.”
“È divertente” disse Hendricks, “non siamo stati in grado di trovare il suo telefono.
Quante donne si separano dai propri telefoni? D’altra parte, lei aveva fatto un improvviso cambio di programma e tuttavia non aveva cercato di contattarla. Perché non avrebbe dovuto farlo?”
“Non lo so perché ... sto lottando per capire tutto questo.”
“Il suo amante. Giancarlo. Non sarebbe poi così strano, vero?” Hendricks fece una pausa.
“È il tipo di cose che potrebbe portare a sotterfugi e, se lei l’avesse scoperto, il genere di cose che avrebbe potuto suscitare nella sua mente una certa gelosia. Abbastanza per uccidere sua moglie.”
“Cosa le fa pensare che qualcuno avesse progettato di ucciderla? Potrebbe trattarsi di un furto fallito, qualche stupida testa malata in cerca di rubare abbastanza per sopravvivere fino al colpo successivo.”
“Io non la penso così” disse Hendricks. “Non abbiamo ancora ricevuto il referto dell’autopsia, ma il patologo ha lavorato su altri casi come questo. Ha telefonato subito, non appena ha visto il tipo di danno alla testa che aveva sua moglie.”
Il peggio doveva ancora arrivare. Hendricks stava giocando con me.
“Il proiettile era stato abilmente manomesso. L’assassino ha utilizzato un dum-dum per assicurarsi che il proiettile non attraversasse la testa di sua moglie, ma esplodesse alla base del suo cervello nel momento in cui veniva colpita nella parte posteriore della testa.” Hendricks fece una pausa.
“Signor Blake, chi ha fatto questo aveva intenzione di uccidere.”
“Quindi lei pensa che io abbia assunto qualcuno per uccidere mia moglie e che poi sia rientrato a casa per trovarla morta tra le mie braccia?”
“Me lo dica lei, signor Blake. L’unica cosa che si impara in questo mestiere è che non c’è fine alle intenzioni infide del nostro prossimo. La gente pensa di depistare quelli come me. E non potrebbe essere più in errore.”


CAPITOLO 4

Mi era stata concessa una chiamata. Mio fratello, Miles, era a Londra, alloggiava presso il Bridge Hotel vicino alla stazione di London Bridge. Ci eravamo incontrati per pranzo il giorno prima. Lo chiamai.
Nel giro di un’ora ero fuori. L’avvocato che Miles aveva portato con sé doveva conoscere bene il suo mestiere. Hendricks rimase senza alcun motivo per trattenermi, tuttavia mise in chiaro che non approvava il rilascio.
Anche così, dovetti comunque lasciare le mie impronte digitali e fare un tampone nasale in modo che il mio DNA potesse essere analizzato e registrato. Il risultato sarebbe rimasto archiviato nel database della polizia, indipendentemente dall’esito della loro indagine. Non bastava che fossi stato portato al commissariato e interrogato. Non avevo il minimo dubbio che avrebbero fatto di tutto perché il mio DNA coincidesse con quello che avevano trovato sulla scena del crimine.
“Voglio che lei si presenti qui ogni giorno” aveva detto Hendricks.
“Ciò significa che io sono un sospettato?”
“Diciamo solo che avremo bisogno di parlare con lei di nuovo a breve termine e che non dovrebbe allontanarsi troppo. Si assicuri di darci l’indirizzo di dove alloggerà, prima di andarsene.”
Non potevo tornare a casa. Anche se fossi stato in grado di affrontare una tale cosa, sarebbe comunque stato un luogo off-limits per alcuni giorni, mentre la polizia continuava le indagini.
Miles mi suggerì di restare presso il suo hotel e, in meno di mezz’ora dal rilascio, eravamo seduti nella stanza di Miles. Era molto più di una suite, aveva un grande salotto e più di qualche comodità al proprio interno.
Miles aveva notato la mia espressione. “È tutto spesato. Il giornale paga il conto quando devo lavorare a Londra. Si tratta di un’indagine importante che dovrebbe portare a una storia con ampia rilevanza internazionale.” Ma poi, ricordando la gravità della situazione, la sua voce si abbassò. “Non riesco a dirti quanto mi dispiace.”
“L’hanno uccisa.” Dissi. “Non so come potrò mai accettarlo. Ma ti dico una cosa, chiunque essi siano, chiunque abbia fatto questa cosa, ho intenzione di trovarli e ho intenzione di assicurarmi che venga fatta la giustizia che meritano.”
“Jim, tu non sai chi sono, da dove sono venuti, perché l’hanno uccisa, con che tipo di persone potresti trovarti ad avere a che fare.”
“Allora aiutami, Miles.”
Questo era l’esatto contrario di quando eravamo ragazzi, durante la nostra adolescenza a Birmingham. Io ero il fratello maggiore, Miles quello più giovane che faceva riferimento a suo fratello James il quale, proprio in virtù del fatto di essere di tre anni più grande, era stato scelto per interpretare il ruolo di quello responsabile. Solo che adesso era il fratello più grande a dire che non importava agire con cautela, bisognava combattere a qualunque rischio.
“Certo, farò tutto il possibile per aiutarti, Jim.”
“Devo farlo per Julia.” Riuscivo a malapena a trattenere le lacrime. “È l’unica cosa che abbia senso.”
Non dubitavo che mio fratello sapesse che parlavo sul serio. Avevamo condiviso un’infanzia difficile e precaria. La nostra famiglia era povera anche per i bassi standard delle famiglie di Birmingham che vivevano attorno a noi. Nostro padre, Danny, era una sorta di eroe di guerra. Aveva combattuto nella guerra delle Falkland nel 1982, approdando a Port Stanley e portando il terrore tra le reclute male addestrate dell’esercito argentino. Senza dubbio, aveva ucciso. Ma come tutti quelli che uccidono in guerra, aveva scelto di non parlarne.
Nostra madre, June, aveva cercato di fare del proprio meglio per mantenere le sembianze di una famiglia normale, ma il matrimonio non si riprese mai quando Danny tornò a casa dalla guerra. C’erano scontri, discussioni interminabili e i figli, James e Miles, venivano spesso coinvolti. C’era sempre qualche insignificante pretesto, un crimine minore del quale io o Miles eravamo presumibilmente colpevoli. Più nostra madre cercava di difenderci, più Danny traduceva questo come un segnale che la moglie stava mettendo i suoi figli contro di lui. Divenne una di quelle spirali viziose dove il successivo inevitabile incidente avrebbe alimentato le braci del precedente.
E la violenza, la violenza vera e propria, scoppiò quando le cose si complicarono e cominciarono ad andare fuori controllo. Essendo il figlio maggiore, sceglievo sempre di schierarmi in prima linea, per proteggere mia madre e mio fratello più piccolo. Tutto ciò mi aveva indurito. Affrontare senza limiti la rabbia, non sapendo quando la minaccia della violenza avrebbe potuto concretizzarsi di nuovo, mi aveva fatto stare in guardia ed essere sempre attento a cercare di scongiurare il prossimo incidente.
E ancora, essendo il più anziano, ero diventato un confidente per mia madre. Quando mio padre era al lavoro, lei mi scaricava i suoi problemi, cercava un mio parere, mi raccontava della loro vita sessuale fallita, mi diceva quanto fosse difficile tenere unita la famiglia. Così, all’età di dodici anni, ero diventato saggio, troppo saggio, sulle questioni della vita.
Danny non era un uomo cattivo. Era stato vittima delle circostanze. Me ne resi conto man mano che crescevo. Ma non aveva certo facilitato la mia infanzia.
L’unica via di fuga era data dall’istruzione. Seppellendomi da solo nel lavoro scolastico potevo chiudere fuori i problemi apparentemente senza fine che mi circondavano. Avevo un talento per la matematica che si sviluppò in un interesse per la scienza. Superai gli esami. Volevo avere successo.
Ma imparai presto che l’aggressività non mi avrebbe portato da nessuna parte. Ero stato provocato da un bambino a scuola e meritava che qualcuno gli facesse abbassare la cresta. Indurito come ero, quando venne al dunque, trovai facile sopraffarlo e fargli del male. In un certo senso avevo infranto una regola d’oro. La violenza a scuola doveva essere simbolica, senza farsi male realmente. E io, invece, avevo fatto male a quel ragazzo per davvero, sconvolgendo tutti. Ero finito in guai seri e fui quasi espulso. Ma alla fine la scampai con un severo monito, e imparai che se volevo avere successo avrei dovuto credere che con la violenza non avrei mai ottenuto nulla e che la ragione, la tolleranza e la comprensione del punto di vista dell’altro erano quello che contava.
Avevo vissuto in questo modo negli ultimi venti dei miei trentuno anni. Ed era stato un successo, ero andato all’università, avevo ottenuto una buona laurea in Fisica. Ero diventato un produttore radiofonico di successo. In pratica ero entrato nel giro di quelli che contano. O, meglio, dei presunti tali.
E ora quei bastardi avevano ucciso Julia, senza pensarci due volte. Questo aveva rimesso tutto in discussione.
“Prova a concentrarti sui fatti” disse Miles. “Hai controllato i tuoi messaggi? Forse Julia aveva provato a contattarti?”
Tirai fuori il mio telefono, scivolato fuori dalla custodia, e premetti la rotellina di scorrimento. C’erano circa una ventina di email in attesa. La solita spazzatura che mi chiedeva di cambiare il codice di sicurezza presso banche con le quali non avevo mai aperto un conto, offerte per ereditare fortune petrolifere nigeriane che richiedevano solo un piccolo investimento per incassare dieci milioni di dollari e tutti quei messaggi da aziende con le quali avevo avuto un solo contatto e che ora mi avevano inserito nella loro lista. E proprio in mezzo a tutta la spam c’era un messaggio inviato prima di quel giorno da Julia. Non l’avevo mai visto fino ad ora.
Cliccai per aprire il messaggio.
Il suo ultimo messaggio: aiutami.
C’era un allegato. Cliccai sulla sua icona e iniziai a scaricare i dati dal server.
Mentre aspettavo, sentivo che almeno mi rimaneva questo link con Julia, per quanto minimo, per quanto esile.
Lo schermo si riempì non appena il download venne completato. Apparve una singola immagine.
La mostrai a Miles che aggrottò la fronte, non appena la vide.
Mostrava una donna nuda che cullava tra le sue gambe la testa di un grande cigno. La donna era corpulenta, come dovevano essere le belle donne in epoca classica. Il lungo collo del cigno era estremamente fallico. Era molto sensuale, molto erotico.
“Cosa diavolo è questo?”
Miles si concesse un sorriso. “È Leda e il cigno, disse in tono complice.” L’amico che frequentavo all’università, Charles Dowd, era un grande fan di Bjork. Aveva poster delle copertine di tutti i suoi album appesi alle pareti della sua stanza. Dovevi vedere quella in cui la foto di Bjork era sovrapposta dal tracciato del contorno di un cigno. Lui conosceva qualunque cosa riguardasse la sua cantante preferita. Mi disse che era un riferimento al dipinto Leda e il cigno. Poi aggiunse che si trovava nella Galleria Nazionale proprio qui a Londra.” Si fermò ridiventando ancora serio. “Allora perché inviarti un messaggio quasi vuoto, solamente con quella foto?”
“Proviene dal suo indirizzo di posta elettronica, quello di Hotmail che usa dal suo telefono cellulare e dal suo computer portatile” dissi. “Quindi viene da lei. Non era sua abitudine mandarmi le foto dei dipinti sui quali stava lavorando e non avevo idea del perché lei mi avesse inviato solo quell’immagine con il messaggio. A meno che non fosse in difficoltà e questa forse era l’unica cosa che poteva inviare. Proprio non saprei. Ma è un punto di connessione, qualcosa su di lei a cui posso ancora aggrapparmi.”
L’espressione di Miles mi suggerì quanta tristezza sentiva derivare da tutta questa situazione. “Ti ho prenotato una stanza in fondo al corridoio. Cerca di dormire, devi essere esausto.”
Trascorsi la notte senza dormire, come in trance. Vidi più e più volte Julia morire tra le mie braccia poi, impressa nella mente, vedevo l’immagine del cigno che dominava la donna sdraiata. Avrei voluto che fosse un sogno, ma la verità era che questo film in loop di ciò che avevo visto nella realtà, non sarebbe affatto svanito.

domenica 19 aprile 2015

Le Regine del Destino. Il Risveglio

Autore: Heather H. Lawson
Edizione: Genesis Publishing
Genere: Urban Fantasy
Numero Pagine: 200
Prezzo: € 3.99 formato ebook


Trama: Talise ha sempre avuto ogni cosa dalla vita, mentre Lenore dalla stessa ha ricevuto solo delusioni e dolori. Aura è caparbia e decisa e vive con la consapevolezza che la sua vita seppur dura è piena e ricca d'amore, mentre Maggie ha vissuto sempre in un'attesa lunga e solitaria. Il destino giocherà con le identità e le vite di queste ragazze e quando, prepotente, le unirà niente sarà più come prima. I loro cammini si incroceranno prima per caso per poi scoprire che gli stessi erano stati già tracciati a loro insaputa, molto tempo prima. E, sebbene non fossero Regine di un Regno, il loro Fato è scritto nelle linee del tempo, eterne come il Re che avevano promesso di proteggere. Una storia, diventata poi leggenda, di un regno tanto famoso quanto sconosciuto: Camelot.

La mia recensione: Inizialmente questo libro mi ha incuriosita parecchio soprattutto per il fatto che la leggenda del regno di Camelot fosse intrecciata alla storia di quattro Regine legate ai quattro elementi naturali. Mi ha colpito come l'autrice sia riuscita a far funzionare bene questo meccanismo, anche se a mio parere, la parte centrale del romanzo, dove i protagonisti si ritrovano a dover affrontare un viaggio che li porta a visitare posti diversi dell'Europa, mi ha lasciata un po' perplessa. 
Non saprei bene come giustificare questi miei punti interrogativi, ma ho trovato lo svolgimento della storia un po' confusionario e gli spostamenti dei ragazzi troppo veloci. Prima la Toscana, poi Vienna e infine la Spagna (credo siano stati anche altrove, forse!) hanno permesso alle Regine di recuperare Excalibur e, in parte, la propria memoria... ma non ho capito bene a cosa fosse mirato principalmente questo viaggio. 
Spero che le mie domande possano trovare risposta nel prossimo volume della saga, ora in fase di scrittura.

Per quanto riguarda il resto della storia credo che sia stato svolto molto bene, il romanzo è ricco di dettagli e ci permette di immedesimarci a pieno al suo interno. 
Lo stile dell'autrice è decisamente ottimo, il linguaggio è ben curato e non ho trovato alcun tipo di refuso e si tratta di un romanzo dalla lettura scorrevole. 

Per quanto riguarda il profilo psicofisico dei personaggi e le ambientazioni è lo stesso, sono molto curati e dettagliati. Come dicevo anche prima, grazie alle attenzioni dell'autrice riusciamo ad entrare completamente nella storia, ad avere un riscontro sia positivo che negativo con le ragazze e i ragazzi che popolano il romanzo, i loro pregi, i difetti e tutte le sfumature dei loro caratteri.

Credo assolutamente che sia un romanzo degno di essere letto perché ci catapulta in un mondo parallelo, fatto di magia, storia e leggenda.

Presentazione: Sono io Taylor Jordan! di Tania Paxia

Titolo: Sono io Taylor Jordan!
Autore: Tania Paxia
Editore: self-publishing
Genere: narrativa rosa (commedia)
Prezzo: € 0,99
Numero pagine: 275
Uscita: 5 maggio 2015 (ma è già disponibile per la prenotazione)

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Acquistabile su Amazon



SinossiC'era una volta... 
Una ragazza piena di paure, che viveva a New York. 
Tranquilli, non è un libro fantasy! Questa è la mia storia: mi chiamo Meggie Clarke e sono una cover designer con la passione per la scrittura. Vivo in un appartamento condiviso, insieme a due coinquilini, la Bestia e la Bella. 
Ray Parker, invece, è il mio Capo, o il Principe, come lo chiamiamo in ufficio. E poi c'è...Taylor Jordan. 
Ma chi è Taylor Jordan? 
1° indizio: Barnes&Noble, Unione Square. Sezione fantasy. 
2° indizio: Taylor potrebbe essere una ragazza! 
Per gli altri indizi, dovrete aspettare di leggere il libro! 
Perché, magari, sono io Taylor Jordan...oppure no.

DEANNA RAYBOURN - Lady Julia Grey Mysteries

“Il destino è di gran lunga il più grande mistero
mai svelato.” 


Dopo la morte improvvisa del marito, il mondo di Lady Julia Grey è andato in frantumi, svelando la sua vera essenza, fatta di inganni e oscuri misteri. E se la morte di Sir Edward Grey non fosse un incidente, come sostiene l’investigatore privato Nicholas Brisbane? Preparatevi ad un viaggio sconvolgente che vi porterà a conoscere gli oscuri meandri della mente umana…

Lady Julia Grey Mysteries, una sensazionale serie in esclusiva digitale eLit firmata Deanna Raybourn. Segnate in agenda: una della autrici più apprezzate nel panorama internazionale tornerà a maggio nella collana HM, con un romanzo che vi farà assaporare terre affascinanti e lontane.


Per saperne di più… 

SILENZI E VELENI
Londra, 1886 - Che non mi vergogni di me stesso, Signore, a Voi mi rivolgo; che i malvagi tacciano nella tomba. Questi versi minacciosi, strappati da un libro di salmi, compongono l’ultima lettera minatoria che Sir Edward Grey riceve poco prima di morire nella sua residenza di Londra, davanti alla moglie Julia e ai suoi ospiti. Convinta che il decesso del marito sia dovuto a una malattia cardiaca ereditaria, Lady Julia non riesce ad accettare la teoria dell’investigatore Nicholas Brisbane, decidendo di prendere parte in prima persona alle indagini. Insieme a lui inizia un viaggio allo stesso tempo intrigante e sconvolgente che svelerà loro verità scomode e imbarazzanti. http://bit.ly/1xDfxtw



SILENZI E SEGRETI
Londra, 1887 - Dopo un soggiorno di sei mesi in Italia, Lady Julia Grey torna a Belmont Abbey, l’abbazia sconsacrata che è diventata la dimora della sua famiglia, per trascorrere il Natale con parenti e amici. All’improvviso, la serenità delle feste viene turbata da una macabra scoperta: il cadavere del reverendo Lucian Snow giace sulle gelide lastre di pietra dell’antica cappella, gli occhi spalancati e fissi nel vuoto; in piedi accanto a lui c’è Lucy, la cugina di Julia, che stringe fra le mani un candelabro di ferro grondante di sangue. Convinta che la giovane donna non sia in realtà la vera colpevole, Julia chiede a Nicholas Brisbane, l’uomo che alcuni mesi prima l’aveva aiutata a scoprire l’assassino di suo marito e che da allora lei cerca invano di dimenticare, di aiutarla a smascherare l’assassino. http://bit.ly/1HULgqo 


SILENZI E MISTERI
Londra, 1888 - Lady Julia Grey decide di far visita all’enigmatico Nicholas Brisbane a Grimsgrave Hall, l’antico maniero in cui lui si è stabilito, per scoprire che cosa si nasconda dietro il suo bizzarro comportamento. Perché Nicholas ha improvvisamente disdetto il suo precedente invito? E soprattutto perché ha chiesto, in cambio dei servigi resi al governo inglese, la cessione di quella tenuta ormai in rovina nel bel mezzo delle brughiere dello Yorkshire? Tutto il villaggio è intessuto di misteri e di inconfessabili segreti. E come sempre accade quando c’è Nicholas nei paraggi, presto il suo soggiorno si tinge di giallo... http://bit.ly/1HULbDk




SILENZI E SUSSURRI
Londra, 1889 - Dopo un’idilliaca luna di miele nel Mediterraneo, Julia Grey e suo marito Nicholas Brisbane sono pronti per cimentarsi ancora una volta nella soluzione di qualche oscuro mistero. Che si presenta puntuale quando gli eccentrici fratelli della sposa, Plum e Portia, chiedono il loro intervento per aiutare una vecchia amica. Vedova e incinta, Jane Cavendish ha saputo che il marito potrebbe non essere morto per cause naturali, e teme per la propria vita e per quella del bimbo che porta in grembo. L’indagine appare subito complicata, ma la verità che emerge a poco a poco è più agghiacciante di tutte le ipotesi formulate. http://bit.ly/1Cz7n0J 



SILENZI E COMPLOTTI
Londra, 1889 - Un bottone dorato è l’unico indizio concreto che Julia e Nicholas Brisbane hanno in mano per scovare l’assassino di Madame Séraphine, sedicente medium morta per avvelenamento proprio sotto i loro occhi. Chi aveva interesse a ucciderla? Un cliente deluso dalle sue mistificazioni? Oppure la mite, scialba Agathe, stanca di vivere nell’ombra della bella e spregiudicata sorella? O addirittura Bellmont, il fratello maggiore di Julia, politico bacchettone che con Séraphine si era concesso una compromettente scappatella? Tra le complicazioni create dalla bizzarra famiglia March, dagli altrettanto bizzarri domestici e dai parenti gitani di Nicholas, qualcuno attenta alla vita di Julia... http://bit.ly/1Eb0lVQ 





L’autrice
Texana da sei generazioni, Deanna Rayborn è cresciuta a San Antonio. Scrittrice di grande successo, laureata in letteratura inglese con una specializzazione in studi shakespeariani, ha scritto il suo primo romanzo a soli ventitré anni e, dopo qualche anno trascorso a fare l’insegnante, ha deciso di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Sa creare personaggi intensi, che permettono al lettore di lasciarsi coinvolgere totalmente dalle sue storie. A Maggio sarà in libreria nella collana HM con il romanzo Africa Mon Amour.

sabato 18 aprile 2015

Presentazione: Solstizio d’inferno di Samuel J. Jordan

Autore: Samuel J. Jordan
Titolo del libro: Solstizio d’inferno
Genere: mystery, thriller, paranormal
Editore: Narcissus Self Publishing (ebook) – YouCanPrint (libro)
Uscita: 2014
Numero pagine: 259
Prezzo e-book: € 4,49
Prezzo cartaceo: € 20,99


SinossiOtto amici, dopo aver scelto Brunico come meta per una vacanza, stanno facendo i preparativi per il viaggio, ma la notte prima della partenza uno strano presagio turba il sonno di Viviana, soprannominata la strega per le sue percezioni e la passione per l’insolito. Al risveglio, la donna interroga le carte, ricevendo la desolante conferma che un pericolo senza nome incombe su di loro. La sera dell’arrivo, il 13 dicembre, il presagio sembra trovare riscontro nel racconto di due misteriose morti avvenute nella cittadina: due corpi marchiati a fuoco con un macabro simbolo. La speranza che si tratti di una coincidenza è destinata a non durare. Il giorno seguente, infatti, la morte li tocca da vicino, costringendoli a intraprendere un’indagine serrata, capace di mettere in crisi il loro concetto di cosa sia reale e cosa non lo sia. La vacanza assume contorni sempre più inverosimili, fino a condurli alla scoperta del diabolico piano concepito della mente di un personaggio dedito all'occultismo, che non si fermerà di fronte a nulla per coronare il suo ambizioso progetto. La situazione collassa, infine, di fronte a un evento inatteso, che mette in moto una corsa contro il tempo: i ragazzi devono agire prima che il 20 dicembre scivoli nel solstizio d’inverno, data in cui il piano del misterioso occultista diventerà irreversibile. In Solstizio d’inferno, i protagonisti si trovano a fronteggiare il soprannaturale in un faccia a faccia con l’ignoto, che li obbliga a raccogliere la sfida: cambiare o morire. Dove il cambiamento si configura come morte simbolica, come passaggio che non ammette ripensamenti. L’esperienza è destinata a segnare le loro esistenze in maniera indelebile: qualcuno sceglierà di combattere, accettando l’inevitabile trasformazione, qualcun altro soccomberà. Che cosa fare quando il soprannaturale invade l’esistenza e minaccia la nostra stessa vita? È questo l’interrogativo a cui devono rispondere gli otto amici, combattuti tra il razionale e l’irrazionale. E tu, cosa faresti?



Biografia dell'autoreNato in Inghilterra, Samuel J. Jordan è figlio di un’italiana e di un
artista britannico. Fin da giovane entra a far parte di un circolo esoterico, dove apprende molti segreti legati allo spiritualismo e al soprannaturale. Arricchisce le sue esperienze viaggiando per l’Europa e infine si trasferisce in Italia. Scrive storie e racconti per lo più
ispirati alle sue esperienze con il lato misterico dell’esistenza, ma non pensa alla pubblicazione finché un suo amico non lo convince a tentare e, alla fine del 2014, esce il suo primo romanzo.


Siti dove è possibile acquistare l’ebook:
Amazon
Kobo
Mondadori
Feltrinelli


Siti dove è possibile acquistare il libro:
Amazon
YouCanPrint
Blog